La Fenice assicura che "non si fermerà nella lotta alla sicurezza del trasporto, alla sicurezza dei voli, dei cieli, degli aeroporti, soltanto perchè una decisione della Suprema Corte sembra arrecare ingiustizia alle vittime o soltanto perchè nell'analisi di questi mesi di attività più volte si è riscontrata una notevole
carenza di interesse per le responsabilità diffuse della sicurezza
del trasporto anche da parte di alcune Procure della Repubblica".
La Fenice, infatti - prosegue la nota - è sicura che il sistema della Giustizia sarà in grado di assicurare, ad Ustica come a Bari, a Palermo come a Grosseto, a Milano come a Latina, a Potenza come a Civitavecchia, a Vicenza come a Genova, l'accertamento delle responsabilità di disastri che ancora oggi non hanno trovato pronta risposta; disastri che La Fenice continuerà a seguire da vicino attraverso i propri tecnici, i propri legali, i propri iscritti, i propri cittadini, per vedere affermarsi il principio che la sicurezza del trasporto deve sussistere indipendentemente dalla economicità o meno dello stesso".
"In tal senso sono da inquadrare l'interessamento dell'Associazione la Fenice - conclude Magda Di Pascale - per la realizzazione di proposte di legge formulate dal responsabile giuridico dell'Associazione, l'avvocato Davide Romano, al Sottosegretario del Ministero dei Trasporti, o i protocolli di Intesa realizzati con la Uil Trasporti, e i piani di assistenza tecnica delle vittime formulati dal responsabile tecnico dell'associazione, il Comandante Flavio Sordi, e l'attenzione che La Fenice ha costantemente nel monitorare le indagini di alcuni incidenti aerei e ferroviari realizzatisi negli ultimi anni in Italia ed in Europa".
















