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Show-girl è «gola profonda» dell'inchiesta di Potenza

 

Giovedì 07 Dicembre 2006, 00:00

02 Febbraio 2016, 19:33

POTENZA - C' e' anche la denuncia di una aspirante show-girl alla base dell'inchiesta del pm di Potenza Henry John Woodcock che ha coinvolto l'agente dei divi Lele Mora e il fotografo Fabrizio Corona. La notizia trapela dagli inquirenti.
La giovane era stata sentita dagli investigatori potentini nel corso dell'inchiesta cosiddetta "Vallettopoli": il filone dell'indagine su Vittorio Emanuele di Savoia che ha portato all'arresto dell'ex-portavoce di Gianfranco Fini, Salvatore Sottile, per una presunta concussione sessuale ai danni di Elisabetta Gregoraci (favori sessuali in cambio di raccomandazioni per programmi tv).
L' aspirante soubrette aveva raccontato di essere stata ricattata con delle foto compromettenti dal fotografo Fabrizio Corona, titolare dell'agenzia Coronas di Milano. Di qui era partita l'indagine della procura potentina per estorsione.
Questa inchiesta si era andata subito a intrecciare con quella scaturita da una conversazione telefonica intercettata fra Vittorio Emanuele di Savoia e il suo amico Ugo Bonazza: i due facevano intendere che le "ragazze immagine" fornite da Lele Mora al Casinò di Campione d'Italia (Como) erano in realtà prostitute.
Seguendo da una parte Mora, dall'altra Corona, gli inquirenti potentini hanno scoperto i legami stretti fra i due, le telefonate quotidiane, le "paparazzate" commissionate dall'agente al fotografo per lanciare i suoi personaggi. Le aziende dei due, la LM e la Coronas, hanno sede sullo stesso pianerottolo, a Milano.
Il pm Woodcock e gli investigatori della squadra mobile potentina hanno portato alla luce gli "affari" di Corona (vendita di foto compromettenti ai diretti interessati con la minaccia di farle altrimenti pubblicare sui giornali).
Dall'inchiesta è emerso che Corona indirizzava ragazze verso locali e festini, e che molte di queste ragazze erano dell'agenzia di Mora. Gli inquirenti sono convinti che il fotografo utilizzasse anche le starlette per veri e propri "agguati" ai vip, per poterli fotografare in pose compromettenti.
Il sospetto di Woodcock è che l'agente e il fotografo potessero essere d'accordo per i ricatti e le entraineuses. Di qui l'indagine a carico dei due e di altre persone per associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e alla prostituzione. Ci sono sospetti che nei festini ai quali venivano indirizzate le ragazze si consumasse droga, ma la cosa a questo stadio delle indagini non è stata accertata nè contestata.
Complessivamente, le persone coinvolte nell'inchiesta sono una sessantina, fra indagati, testimoni e parti lese. I protagonisti però sono tre: oltre a Mora e a Corona, un giornalista del settimanale TV Star. Secondo gli inquirenti, questo contattava i vip dicendo di aver ricevuto loro foto dalla Coronas e di volerle pubblicare. In questo modo spingeva le vittime ad acquistarle in esclusiva.
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