Negli ultimi giorni, di avvisi simili ne sono stati notificati oltre 3mila: nel mirino l’Ici relativa all’anno 2008 (almeno per il momento, atteso che la prescrizione matura a partire dal prossimo 1° gennaio e, quindi, non c’è tempo da perdere), ma ancora una volta, però, è risultato che la stragrande maggioranza di essi hanno raggiunto cittadini che, in realtà, al pagamento non sono affatto tenuti, con ciò scatenando proteste a non finire.
C’è chi si è rivolto alle associazioni dei consumatori (e l’Adoc, in tal senso, come riportiamo nell’articolo in basso, ha già incontrato l’Amministrazione, trovando peraltro l’immediata disponibilità a far fronte agli errori commessi e ad andare incontro ai cittadini ingiustamente vessati), c’è chi, invece, è andato a chiedere lumi direttamente alla società concessionaria del servizio di riscossione tributi, appunto l’Abaco.
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