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Nassiriya - I medici militari hanno salvato Luca Daga

 

Martedì 06 Giugno 2006, 11:42

27 Ottobre 2024, 18:19

NASSIRIYA (Iraq) - È fuori pericolo il caporal maggiore Luca Daga, il militare rimasto ferito gravemente ieri sera a Nassiriya nell'attentato che è costato la vita ad un altro militare della Brigata Sassari, il caporal maggiore Alessandro Pibiri, 25 anni. Daga è stato operato dai medici italiani nell'ospedale da campo allestito a Camp Mittica (del tipo "Role 2"), il quartier generale della task force a comando italiano, per una grave lesione oculare e ferite multiple da schegge.

Non destano preoccupazioni, infine, le condizioni degli altri tre militari rimasti feriti.

La ricostruzione dell'agguato
Uno scoppio ed il mezzo su cui viaggiavano i cinque militari italiani è saltato in aria. È stato un ordigno piazzato sulla strada, come poco più di un mese fa.
Non mancano le analogie, per quando è stato possibile finora ricostruire, con l'attentato del 27 aprile scorso, sempre a Nassiriya, in cui sono morti un ufficiale dei paracadutisti e tre carabinieri. Anche in quella occasione, come ieri sera sulla strada rotabile a cento chilometri a nord di Nassiriya, i militari italiani erano a bordo di un veicolo VM 90 per il trasporto truppe. Anche in quella occasione fu preso di mira un mezzo che faceva parte di un convoglio. Ma stavolta sarebbe stato utilizzato un ordigno esplosivo improvvisato (Ied) tradizionale, e non a carica cava, certo più sofisticato. In entrambi i casi, tuttavia, sarebbe stato azionato con un comando a distanza.

Erano le 21.35 circa, le 19.35 in Italia, quando la pattuglia della task Force Alfa del Reggimento fanteria Sassari è stata investita dall'esplosione. Il blindato preso di mira faceva parte di un convoglio di militari italiani di scorta ad un convoglio logistico britannico.
A bordo cinque soldati italiani, tutti sardi. Il caporal maggiore Alessandro Pibiri, 25 anni, morto per le ferite riportate nello scoppio. Gravemente ferito il caporal maggiore Luca Daga, 28 anni, di Carbonia, mentre sono rimasti feriti, ma non in pericolo di vita, il caporal maggiore scelto Fulvio Concas, 30 anni, di Donnosfanadiga, il tenente Manuele Pilia (26), di Cagliari, ed il primo caporal maggiore Yari Contu (29), anch'egli di Cagliari.

I feriti sono stati tutti ricoverati all'ospedale da campo italiano.
Il veicolo sul quale viaggiavano era il primo del convoglio impegnato nella scorta ad un convoglio logistico britannico diretto a Tallil e proveniente dalla confinante provincia del Maysan.
Le indagini per accertare origine e tipo dell'attentato, e soprattutto i responsabili del gesto, sono cominciate subito e sono tuttora in corso.
Solo una certezza: ad uccidere il militare della brigata Sassari e a ferire i suoi quattro commilitoni, lo ha ricordato lo stesso ministro della Difesa Arturo Parisi, è stato uno di quegli «ordigni esplosivi improvvisati», i famigerati ordigni che già hanno un nome: Ied, Improvvised Explosive Device.
I primi ad intervenire per soccorrere i feriti sono stati medici e sanitari militari che viaggiavano a bordo di un'ambulanza che seguiva il convoglio degli italiani.
Intanto dalla base aerea di Tallil è decollato subito un elicottero dell'Aeronautica Militare per controllare e proteggere il soccorso e assicurare il ricovero dei feriti nell'ospedale da campo italiano.

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