Nella prima fase, (oggi) viene abbattuto un cerro, albero ad alto fusto, precedentemente individuato e riconosciuto re del bosco. Questo è detto «Mascio». Nella seconda fase, il 15 giugno, è abbattuto un altro albero: un agrifoglio, scelti tra quelli più ricchi di rami e di foglie, detto «Cima»: la regina del bosco. Il giorno dell’abbattimento e del trasporto della «Cima» ha luogo, contemporaneamente, anche il trasporto del Mascio che, nel frattempo, è già stato privato di rami e scortecciato.
Il Cerro o Mascio, è trascinato da diverse pariglie di buoi, mentre la Cima è portata in paese con la chioma poggiata sul giogo di due giovani vacche. Ogni azione, corrispondente alle fasi di abbattimento dei due alberi e del loro trasporto in paese, è allietato dal suono di organetti e da copiose bevute di vino. Un tempo dal suono delle zampogne dette «suoni». Il trasporto processionale dei due alberi è, senza dubbio, la fase più spettacolare e coinvolgente, e consente a chiunque di aderire, con una buona dose di partecipazione, alle varie azioni e alle tensioni che il trasporto stesso genera.
La terza fase si realizza in paese, dove i due alberi sono trionfalmente introdotti ed accolti con grande gioia, espressa da concerti bandistici ed offerta di vino e biscotti a tutti i presenti. Biscotti e fiori vengono appesi alle corna dei buoi come ornamento e come segno di riconoscimento e gratificazione per l’enorme fatica sostenuta durante l’intero tragitto.
















