La sua casa galleggiante, costruita dai genitori nel giardino di casa, gli fa vivere una vita diversa dagli altri, ma Niki grazie ad internet e al satellite frequenta comunque per via telematica una scuola e ha contatti con bambini di tutto il mondo. La sua vicenda è ormai famosa e di recente è diventata anche il tema di una fiction televisiva della Rai. E lui, con la sua famiglia, è diventato testimonial del progetto Asma-mare, e prova vivente che l'ambiente marino, anche per il particolare gradiente di umidità, è ideale per la terapia dell'asma. Una patologia «sottistimata - dicono i medici - anche se ne è affetto un bambino di cinque».
A Bari è arrivato nel giorno del suo onomastico (si festeggia San Nicola, patrono della città e protettore della gente di mare), come testimonial del progetto Asma-mare e per partecipare all'apertura del primo laboratorio medico scientifico dello studio dell'asma infantile in ambiente marino e delle malattie respiratorie da inquinamento ambientale, che avrà sede in un piccolo box prefabbricato sulla spiaggia di Pane e Pomodoro a sud di Bari.
In questo luogo, sotto la guida del dott. Nicola Dellino che ha in cura Niki e che è il responsabile del centro di idroriabilitazione della Asl Bari/4, dal '99 vengono condotti studi epidemiologici clinici e funzionali respiratori su bambini affetti da patologie respiratorie. La caratteristica rilevante del progetto - spiega Dellino - è stata l'acclimatazione del bambino asmatico, ovvero l'adattamento ambientale ideale per un bambino affetto da queste patologie.
Niki con la mamma è arrivato a Bari con un elicottero della Guardia di finanza (che da tre anni sostiene e fornisce assistenza logistica alla famiglia) e poi accompagnato sulla spiaggia con un gommone oceanico sempre della Finanza. Quando scende a terra (con lui c'è anche il regista Paolo Bianchini che ha curato la fiction tv) Niki è un po' confuso per la piccola folla che lo aspetta, che comprende giornalisti, sindaco e assessori, ma non esita a prendere la mano di una bambina che è in fila con gli altri compagni di classe e a mescolarsi tra loro. Sulla spiaggia ci sono i ragazzini di una scuola di calcio cittadina e gli alunni di quarta e quinta elementare. Più tardi, sul campo di atletica del Cus lo attendono altri bambini: tutti per dimostrare che Bari, come le altre città di mare, con il loro clima sono l'ambiente ideale per praticare sport all'aria aperta anche d'inverno e per tenere sotto controllo le patologie respiratorie.
Paola Laforgia
















