La Notte della Taranta compie 15 anni. Un traguardo di tutto rispetto per la «festa del Salento», che il prossimo 25 agosto avrà il suo culmine nell’ormai mitico «Concertone» di Melpignano, nell’immenso spazio antistante il Convento degli Agostiniani. Un numero tondo che rende speciale questa Woodstock salentina, richiamando «tarantati» da ovunque nel nome della tradizione e della cultura popolare. Ma l’edizione di quest’anno, presentata ufficialmente alla stampa nelle sede romana della Regione Puglia, avrà anche il marchio personalissimo di Goran Bregovic, il vulcanico musicista balcanico che succede come maestro concertatore al «rarefatto» Ludovico Einaudi, protagonista delle due passate edizioni durante le quali la «Taranta» ha raggiunto a livelli altissimi, avendola imbrigliata il musicista torinese in un’unica e irresistibile Sinfonia.
«Il passaggio delle consegne è stato naturale – ha commentato l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli – e quando il maestro Einaudi non ha più dato la sua disponibilità a proseguire il suo lavoro per improrogabili impegni personali, noi ci siamo rivolti altrove, abbiamo guardato dall’altra parte dell’Adriatico, verso quei paesi con cui abbiamo rapporti molto stretti, separati da appena un braccio di mare e abbiamo individuato in Goran Bregovic la persona giusta, il musicista in grado di mescolare le nostre tradizioni musicali con le proprie, fonderle in un unico flusso di suoni e di emozioni». Le sue parole arrivano sincere, accompagnate dalle scuse rivolte alla Provincia di Lecce, che per un improvvido contrattempo di comunicazione non era stata invitata ufficialmente alla conferenza romana. Le fa eco Sergio Blasi, il fondatore della Notte della Taranta , affermando che «la legge che regola questa manifestazione è lo spariglio, perché la “Notte” non è ingessata nelle sue regole ferree, ma capace di modificarsi, restando fedele alla tradizione e guardando alla modernità: Bregoivc le incarna insieme, è capace di stare tra le due, fondere i suoni dei suoi potenti ottoni a quelli infuocati dei tamburelli».
«Quando il Comitato scientifico della Notte della Taranta ha invitato Bregovic , lo scorso 18 marzo a tenere un concerto a Melpignano - ricorda Sandro Cappelletto, presidente del Comitato - lui è venuto è in quell’occasione ha accettato l’invito di diventare maestro concertatore dicendo che la “pizzica” salentina è come quella dei Balcani».
E allora il viaggio di Bregovic dai Balcani in Puglia, che già conosceva per precedenti concerti con la sua Orchestra per i Matrimoni e i Funerali, sì è realizzato in un baleno. «Sono molto orgoglioso di essere in questa terra dalla cultura antica – dice col suo italiano meticciato come la sua musica – e mi piacerebbe gemellare la Notte della Taranta con il mio festival di Guca, far sì che i vincitori di quella rassegna si possano esibire sul palcoscenico di Melpignano. Potrebbe essere una magnifica occasione per essere tutti in sintonia con la musica, che ha un linguaggio universale, senza steccati, né muri divisori spesso eretti dalla politica» . La sua «Notte» sarà balcanico-salentina, rischiarata dagli ottoni lucenti della sua band e ritmata dal battito dei tamburelli dell’Orchestra della Notte della Notte della Taranta, impreziosita dalle potenti voci salentine accanto a quelle dell’ensemble di Bregovic, un gruppo di circa 25 elementi per rendere bruciante l’evento.
«Mentre l’Europa si sgretola - commenta Il governatore Nichi Vendola - Bregovic , provenendo dai Balcani, ci fa vedere con la sua musica le radici dell’Europa, ed è importante che una possibile rinascita del Vecchio Continente venga proprio qui dalla Puglia, da questa ansa del Mediterraneo, dal Salento, terra generosa e ospitale». E Massimo Bray, presidente della Fondazione della Notte della Taranta, non esita a definire l’evento agostano «simbolo della Puglia renaissance».
















