Il tentativo di rapina è stato messo a segno intorno alle 22 su un tratto dell'autostrada fra Scarmagno e San Giorgio, dove un furgone della Mondialpol carico di denaro è stato assaltato, a quanto sembra, almeno da una decina di persone.
Come nel caso precedente il mezzo si è trovato di fronte un'auto che ha improvvisamente frenato facendosi tamponare. Una seconda macchina ha speronato il furgone che è poi stato spinto fuori strada da un mezzo pesante. A quel punto si è scatenato l'inferno.
I rapinatori hanno aperto il fuoco e hanno tentato di aprire con la fiamma ossidrica il portavalori innescando così un incendio. Le guardie giurate hanno risposto agli spari e una di loro è rimasta lievemente ferita. I banditi, che anche in questo caso avevano messo sulla strada una banda chiodata, hanno poi visto arrivare una pattuglia dei carabinieri di Ivrea e si sono dati alla fuga.
Poteva essere un colpo da circa un milione di euro quello di ieri sera sull'autostrada Torino-Aosta. Sembra fosse questo l'ammontare del carico del furgone portavalori della Mondialpol che era partito da Aosta e che viaggiava verso il capoluogo piemontese quando è stato assaltato da un commando di una decina di rapinatori che si sono dati alla fuga all'arrivo di una pattuglia di carabinieri.
Secondo quanto emerso finora l'incendio scoppiato quando i banditi hanno tentato di forzare il blindato con la fiamma ossidrica avrebbe distrutto buona parte del denaro e sarebbero state recuperate solo due o tre bolgette per un totale di circa 300mila euro.
Nel conflitto a fuoco fra i malviventi e le tre guardie giurate che si trovavano a bordo del portavalori uno dei vigilantes è rimasto ferito a un braccio che è stato colpito da una scheggia. Dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri di Ivrea e del reparto operativo di Torino sui mezzi utilizzati dai rapinatori, due macchine e un autoarticolato, è emerso che la targa del mezzo pesante risulta appartenere in realtà a un'auto e che è quindi stata montata sul camion al posto di quella originale.
Le modalità del colpo, che questa volta è fallito, ricordano analoghi assalti a altri furgoni portavalori, come quello del giugno scorso sempre sulla Torino-Aosta, quello del 22 novembre 2003 sulla statale 460 tra Bosconero e Lombardore e quello da un milione di euro del 3 dicembre nel novarese, entrambi con un bottino di circa un milione di euro.
In tutti i casi ad agire sono stati gruppi numerosi, molto ben organizzati, con almeno tre mezzi di supporto e armi pesanti, tipo mitra e kalashnikov, che non hanno mai esitato ad usare.
















