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Bellavista, contatti sospetti con un calciatore del Bari

 
Bellavista, contatti sospetti con un calciatore del Bari

Sabato 04 Giugno 2011, 08:33

02 Febbraio 2016, 23:23

BARI - Una serie di chiamate tra Antonio Bellavista e un calciatore del Bari, contatti telefonici che gli inquirenti ritengono «significativi» per numero. Se lo siano anche per qualità, questo è da chiarire: ed uno degli approfondimenti che la squadra mobile di Cremona sta compiendo in questi giorni su delega del pm Roberto Lombardi. Il secondo livello delle indagini, che mira a verificare il coinvolgimento di squadre di serie A, potrebbe dunque toccare anche il Bari. Lo stesso ex capitano biancorosso che ieri davanti al gip (assistito dall’avvocato Massimo Chiusolo) si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha però raccontato, al telefono ad Erodiani, di contatti con alcuni giocatori della sua ex formazione.

Tra il 9 e il 26 marzo, il periodo coperto dalle intercettazioni, ci sarebbero state almeno «una decina» di telefonate tra Bellavista e il giocatore biancorosso suddivise sui due cellulari dell’ex centrocampista bitontino. Proprio il secondo numero di Bellavista, un «Vodafone» intestato a una rumena di 55 anni residente a Bitonto, è oggetto di particolare attenzione investigativa: alla stessa donna è infatti riconducibile anche la scheda sim usata da Mauro Bressan, altro ex biancorosso finito ai domiciliari. È possibile - ritengono i poliziotti - che sia stato Bellavista a fornirla all’ex mediano veneto: a conferma del fatto che la cricca delle scommesse temeva di essere intercettata, e per quello utilizzava schede ritenute sicure.

La frase pronunciata da Bellavista in una conversazione con Erodiani («Mo m’hanno chiamato già quelli del Bari, però domenica non gioca la serie A») confermerebbe del resto i contatti con l’entourage biancorosso. La procura di Bari intende però verificare eventuali collegamenti tra questa circostanza e il fascicolo aperto a gennaio dopo l’esposto presentato dal bookmaker austriaco PlanetWin365: il 1° dicembre 2010 la partita di Coppa tra Bari e Livorno, terminata 4-1, aveva fatto registrare in due agenzie toscane un volume anomalo di giocate su «over», «risultato finale» e «risultato primo tempo».

Nelle sole due agenzie, chiarisce Giovanni Gentile di SkySport365, sono stati giocati «centocinquantamila euro», mentre il valore complessivo delle scommesse su Bari-Livorno (tra altri operatori, Betfair e siti asiatici) è stato di «due-tre milioni». Molte delle scommesse vincenti, peraltro, non risultano incassate: se superano i 1.000 euro è infatti obbligatorio presentarsi allo sportello con la carta d’identità. E vista l’aria che tira, potrebbe non essere opportuno.

Tra le nuove carte depositate ieri dalla procura, il nome di Bellavista spunta pure in un’informativa della Mobile cremonese a proposito del tentativo di aggiustare il risultato di Taranto-Benevento. In quella circostanza, scrivono gli investigatori, il bitontino «è solo l'intermediario di una terza persona, allo stato non identificata, appartenente al gruppo di finanziatori che dispongono di interessanti capitali da investire nell'evento calcistico in corso di manipolazione». Dietro le scommesse truccate potrebbe insomma esserci l’ombra del riciclaggio e della criminalità organizzata.


m.scagl.
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