LIZZANO - Il matrimonio, un giorno indimenticabile. È così, nel bene e nel male, per tutte le spose. Ma per Simona Benedetto, commessa di 26 anni di Lizzano, in provincia di Taranto, lo è ancora di più. La giovane sposina, infatti, appena infilata al dito la fede, non ha fatto nemmeno in tempo a tagliare la torta nuziale che la bambina che portava in grembo, Jennifer, ha deciso di venire al mondo. Simona, che è andata in sposa con il pancione, ha rotto le acque mentre si trovava con parenti e amici al ristorante. L’impertinente obiettivo della macchina fotografioca l'ha immortalata mentre, scortata dalla mamma e coperta alla meglio da un tovagliolo, si avvia in lacrime verso l’auto che l’avrebbe condotta in ospedale.
Il lieto evento, doppio nel suo caso, le ha sconvolto la vita. «Io e mio marito Fabrizio (Attanasio, operaio di 29 anni), vivevamo insieme già da un anno e avevamo deciso di avere un figlio». L’annuncio dell’imminente arrivo della cicogna, quasi fosse un presagio, arriva con la calza della Befana. «Il giorno dell’Epifania, l’anno scorso, dopo aver fatto il test di gravidanza - ricorda Simona mentre cerca di acquietare un vivace fagotto di sei chili per 60 centimetri -, arrivò la bella notizia. Sulle prime con Fabrizio pensammo che ci saremmo sposati dopo il parto. Poi, all’inizio dell’estate cambiammo idea e cominciammo a programmare le nozze». I preparativi vanno avanti spediti e il pancione cresce. Simona e Fabrizio scelgono il rito civile in attesa di celebrare con la piccola le nozze anche in chiesa.
La mattina dell’undici di agosto, Simona, come tutte le spose, va dal parrucchiere. Il suo coiffeur, Massimiliano Leone, è il primo ad accorgersi che qualcosa non quadra. «Avevo una voce profonda, diversa dal solito - dice Simona -, e Massimiliano mi ha chiesto, scherzando, se non stessi per partorire. Abbiamo scambiato qualche battuta scaramantica. Ero ancora all’ottavo mese... ».
Simona e Fabrizio si sposano in Comune e, in serata, accolgono gli amici in un ristorante sul mare. «Ho fatto in tempo a mangiare solo gli antipasti - racconta Simona con gli occhi lucidi -, perché mentre ero al tavolo, mi si sono rotte le acque». La sposina, in preda al panico, viene assalita dai parenti che cercano di confortarla. Di corsa, in auto, gli sposi arrivano in ospedale a Grottaglie in tenuta da matrimonio e, dopo qualche ora, Jennifer vede la luce. «I medici mi hanno presa affettuosamente in giro. Sono entrata in sala parto con i tacchi alti. Mi hanno detto sposa bagnata, sposa fortunata». E la torta? «L’hanno tagliata i miei amici e hanno brindato alla nostra salute. Io l’ho mangiata il giorno dopo in ospedale... ».
















