Ha parlato per oltre quattro ore l’ingegnere Maurizio Laforgia davanti al gip di Lecce, Angelo Zizzari, nell’ultimo dei sei interrogatori preventivi tenuti oggi in Tribunale nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta associazione per delinquere che avrebbe truccato autorizzazioni in cambio di regali e favori all’ormai ex assessore regionale Alessandro Delli Noci.
Dopo Delli Noci, che in mattinata al termine dell’interrogatorio si è dimesso da ogni incarico in Regione e per il quale sono stati chiesti i domiciliari, sono stati sentiti gli imprenditori Alfredo Barone e Marino Congedo, poi il funzionaro comunale di Lecce Angelo Mazzotta e Italia Santoro, segretaria di Barone. L’interrogatorio più lungo è stato quello di Laforgia, che ha respinto tutti gli addebiti contestati dai pm Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera. Ma in generale tutti gli indagati hanno negato le accuse.
Gli interrogatori riprenderanno oggi con le altre cinque persone per le quali la Procura ha chiesto i domiciliari (l'altro funzionario comunale Lino Capone) oppure l’interdizione per 12 mesi: il ragioniere Luciano Ancora, il commercialista Giovanni Rapanà, poi Michele Barba e Corrado Congedo ritenuti prestanome di Barone.