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Taranto, pasticcio sull'ospedale: «Così i lavori si bloccano»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Taranto, pasticcio sull'ospedale: «Così i lavori si bloccano»

Il caso dell'ospedale «San Cataldo» di Taranto

La Asl non potrà aggiudicare l’appalto per gli arredi del nuovo «San Cataldo» finché i 105 milioni del Cipe non saranno autorizzati dal ministero. L'ira dell'assessore regionale Palese: «I dirigenti si dimettano»

Martedì 06 Settembre 2022, 10:28

La Asl Taranto non potrà aggiudicare la gara d’appalto per gli arredi del nuovo ospedale «San Cataldo» fino a quando il relativo finanziamento, 105 milioni provenienti dalla delibera Cipe 51/2019, non verrà formalmente autorizzato dal ministero. E senza le specifiche tecniche di quegli arredi (dai letti alle grandi macchine per la diagnostica) non è possibile completare i lavori di costruzione del nuovo ospedale, giunti ormai al 78%, la cui conclusione è prevista per il 18 novembre.

I tempi rischiano dunque di allungarsi di parecchi mesi. Il problema, che a parole doveva già essere stato risolto, è emerso ieri durante l’audizione in Consiglio regionale, davanti alle commissioni Sanità e Bilancio, dei vertici della Asl di Taranto e dell’assessore Rocco Palese, che di fronte all’ennesimo intoppo ha tuonato come ai tempi in cui guidava l’opposizione: «I dirigenti - ha detto - devono dimettersi». Il 27 luglio una delibera della giunta regionale ha rimodulato l’utilizzo dei finanziamenti Cipe per gli investimenti sanitari, prevedendo i 105 milioni destinati per gli arredi. Il 23 agosto la Asl ha chiesto alla Regione se poteva procedere all’iscrizione in bilancio della relativa somma, ma la lettera è rimasta senza risposta. Il nodo - è emerso nell’audizione di ieri - riguarda uno studio di fattibilità (che la Asl dice di aver inviato per tempo e la Regione non sa dove bene sia) su cui deve essere espresso il nulla osta del ministero della Salute.

Il rischio, evidenziato ieri da Fabiano Amati (Pd) che da quasi un anno ha denunciato lo stallo sulla vicenda arredi, è che i lavori per il nuovo San Cataldo (il cui costo è cresciuto da 122 a 134 milioni dopo una variante approvata a marzo) possano essere oggetto di sospensione parziale in attesa dell’aggiudicazione della gara per le attrezzature. Potrebbero servire mesi, durante i quali l’impresa appaltatrice potrebbe iscrivere altre riserve per il fermo dei mezzi di cantiere. «Oggi - dice Amati - ci rendiamo conto di aver perso diversi mesi a causa di un andamento amministrativo molto accordato con gli ingranaggi burocratici e molto discordante con gli interessi sanitari delle persone». «Siamo all’assurdo - dice Vito De Palma (FI) - di poter bandire la gara, ma senza poterla aggiudicare».

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