BARI - È la terza edizione influenzata dal Covid e, esattamente come a giugno scorso, sarà in presenza e con la mascherina, nonostante i vaccini e il calo dei contagi. E nonostante la maggior parte degli alunni, in base ad un sondaggio condotto dal portale Skuola.net, si senta pronto ad affrontare gli esami «a viso aperto».
È partito il conto alla rovescia per i 38mila 321 candidati pugliesi che, al pari dei compagni di tutta Italia, dal 22 giugno saranno impegnati con la Maturità. La formula che sarà adottata non è quella canonica: il secondo scritto, differente per ciascun indirizzo, riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi e questa volta sarà predisposto dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica. È comunque un passo in avanti rispetto al 2021, quando l’esame di Stato fu caratterizzato dal solo colloquio orale. La versione di latino come pure i quesiti di matematica o ancora l’economia aziendale, per esempio, saranno formulati dalle commissioni sulla base degli argomenti trattati nel corso dell’anno. Entro il prossimo 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni di ciascun istituto, dovranno elaborare tre proposte di tracce sulla scorta delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai Consigli di classe. Tra le proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte.
La prova nazionale, uguale per tutti, sarà dunque soltanto quella di italiano. A partire dalle 8.30, gli studenti potranno scegliere fra sette tracce con tre diverse tipologie da svolgere in massimo 6 ore di tempo: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Tra le novità c’è anche il «peso» del curriculum scolastico. I risultati, e quindi la media in pagella degli ultimi tre anni di scuola, valgono di più. Il curriculum vale la metà del voto d’esame, cioè fino a 50/100. Il resto sarà composto dal voto della prima prova (15 punti massimo), della seconda (10 punti) e dell’orale (25 punti). Confermato il bonus: il punteggio integrativo, per un massimo di cinque punti, potrà essere assegnato agli studenti che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno quaranta punti e un risultato nelle prove d’esame pari almeno a quaranta punti, secondo criteri stabiliti dalle commissioni.
Le commissioni saranno formate, per il terzo anno consecutivo, dagli stessi professori interni che hanno seguito i ragazzi: sei professori per ogni classe. A vigilare sul corretto svolgimento delle prove, nella veste di garante, sarà un presidente esterno in carica su due classi. A differenza di quanto sta accadendo nel Nord Italia, in Puglia non ci sono difficoltà per la nomina dei presidenti, che possono essere presidi oppure docenti di ruolo con almeno dieci anni di servizio, o ancora insegnanti in pensione da meno di tre anni. Il provveditorato di Bari ha già un elenco di possibili sostituti, pronti a entrare in campo in caso di assenze improvvise.
In tutta Italia sono chiamati a sostenere le prove 539.678 studenti, dei quali 522.873 interni e 16.805 esterni. I candidati interni provengono in maggioranza dai licei (262.327), seguiti dai tecnici (167.718) e dai professionali (92.828).
Questa la distribuzione degli alunni in Puglia: i candidati interni delle scuole statali sono 36.622 e gli esterni 832; gli iscritti alle private paritarie sono 867. La provincia di Bari insieme alla BAT schiera 15.359 alunni, Lecce 7.513, Foggia 6.473, Taranto 5.570 e Brindisi 3.406.