MATERA - Accusati di aver abusato di una donna nelle Marche e di averla rapinata della borsa, vengono rintracciati a Matera ed arrestati. A finire nelle mani della giustizia sono stati due giovani moldavi, di 39 e 34, entrambi irregolari, senza un lavoro nè fissa dimora.
Tutto ha inizio - stando al racconto della presunta vittima - a Porto San Giorgio (Fermo). È qui che i carabinieri soccorrono, lungo la statale 16, una giovane donna che riferisce di aver subìto, poco prima, la rapina della borsa al cui interno custodiva soldi e cellulare.
La donna denuncia anche altro. Superata la reticenza spiega ai militari di essere finita nelle mani di due uomini che l'avrebbero avvicinata offrendole un passaggio. Entrata in auto, però, avrebbero rivelato le loro intenzioni. La donna - sempre stando al suo racconto - sarebbe stata trattenuta contro la sua volontà nella loro utilitaria di colore bordeaux, e di essere stata violentata. Sarebbe riuscita a scappare approfittando di una sosta in un'area di servizio, dove i due si erano fermati per fare rifornimento, scappando subito dopo aver capito che la ragazza era fuggita.
Il racconto della donna e i particolari forniti hanno consentito ai carabinieri di individuare l'auto, rintracciata poche ore dopo in Basilicata, mentre viaggiava in direzione Sud.
All'alt di una pattuglia dei carabinieri di Matera, i due si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento sono stati bloccati e identificati. In auto c'erano alcuni oggetti personali della presunta vittima, a riprova di quanto riferito. D'intesa con la Procura, i due sono stati arrestati e condotti nel carcere di Lucera (Foggia) con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e rapina in concorso.