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Puglia caos al concorso Arpal: il direttore: «È tutto regolare, ho ricevuto minacce»

 
Redazione online

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Arpal, Cassano: basta processi preventivi ora denuncio. Dit: invito a nozze

La richiesta del gruppo di Fdi di fare luce sulla vicenda dopo le audizioni di oggi in commissione

Mercoledì 14 Luglio 2021, 17:48

BARI - «Nessuna anomalia per il concorso Arpal Puglia, tutto è stato gestito da una società di Napoli alla quale sono state demandate tutte le procedure». È quanto garantito dal direttore di Arpal, Massimo Cassano durante le audizioni in VI commissione consiliare. Le audizioni, sollecitate dalla consigliere Antonella Laricchia (M5S) e Lucia Parchitelli (Pd) partivano da alcune segnalazioni giunte dai partecipanti circa la regolarità delle procedure di selezione per i bandi di assunzione a tempo determinato e indeterminato. Anche Fratelli d’Italia ha nei giorni scorsi criticato le procedure di esame, chiedendo al ministro Brunetta un intervento. Cassano oggi ha respinto «al mittente le illazioni" e ha informato la commissione che «sono a disposizione tutti i verbali relativi alle attività svolte». Attività per la quali Arpal, è stato ribadito, «non ha volto alcun ruolo attivo». La società che ha gestito i concorsi che ha una esperienza in materia di procedure pubbliche ha predisposto una relazione in risposta ai problemi sollevati che è a disposizione della Commissione. Cassano in commissione ha detto di aver ricevuto persino minacce di morte rivolte anche alla sua famiglia dopo il polverone che si è creato attorno alle prove scritte. La Commissione ha espresso piena solidarietà a Cassano ed alla sua famiglia. 

«Invitiamo il presidente della VI commissione consiliare, Donato Metallo, a trasmettere tutta la trascrizione, il link della registrazione e tutti gli atti mostrati durante la seduta alla Procura della Repubblica di Bari perché chi dietro lo schermo di un telefonino o di un pc minaccia di morte qualcuno non resti impunito. Gli odiatori seriali vanno identificati e perseguiti legalmente». E’ la richiesta avanzata dal gruppo di Fratelli d’Italia al termine dell’audizione del direttore generale dell’Arpal, Massimo Cassano, sui concorsi svolti la settimana scorsa per l'assunzione in Agenzia di nuovi dipendenti. Cassano oggi ha dichiarato in commissione che lui e la sua famiglia, dopo le polemiche sulle prove, hanno ricevuto minacce. «E' necessario, però, che la Procura faccia anche chiarezza a 360 gradi sul concorso Arpal - prosegue Fdi - a cominciare da quanto denunciato in Commissione. Ovvero: dalla banca dati non pubblicata alla presenza di materie non contemplate nel bando di gara (logica, informatica e inglese) e assenza delle materie specifiche di diritto previste dal bando». Fdi chiede di fare luce su alcune presunte «anomalie» segnalati dai candidati durante le prove. «E' necessario altresì - prosegue Fdi - fare chiarezza su quanto dichiarato in commissione da una dirigente Arpal che sosteneva che, le domande di riserva, erano state condivise con le commissioni e la società che ha gestito il concorso. In che senso condivise e come si concilia questa condivisione con la totale estraneità dell’Arpal, così come ribadito più volte da Cassano, al maxi-concorso?». Infine, Fratelli d’Italia stigmatizza alcune espressioni verbali che Cassano avrebbe rivolto alla consigliera Antonella Laricchia (M5S). 

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