Bari - «Ora siamo centrale nel dibattito politico nonché interlocutori di pezzi di società abbandonati dalla sinistra: non è un caso che i lavoratori pugliesi di Mercatone Uno ora si rivolgano a noi per difendere i propri diritti»: Marcello Gemmato, deputato e coordinatore di Fdi ha partecipato alla mobilitazione del partito iniziata nel capoluogo regionale per raccogliere nuove adesioni.
Perché tornate nelle piazze pugliesi con i gazebo?
«Ne faremo oltre cento nella regione su tre temi salienti: il nuovo tesseramento, la lotta alla droga e una mobilitazione contro tutte le mafie. È una iniziativa nazionale che arriva in Puglia, dove siamo il primo partito della coalizione di centrodestra».
Le prime risposte dei cittadini?
«In tanti ci chiedono di tesserarsi: partiamo dai diecimila iscritti del 2020, la seconda regione italiana per Fdi, ma puntiamo a migliorare questo dato».
Effetto “Giorgia Meloni”?
«La nostra leader è molto amata, ma paga la linea di Fdi, coerente: abbiamo scelto di non entrare in un “governo” ammucchiata assicurando - come in tutte le democrazie compiute - una opposizione responsabile che altrimenti non ci sarebbe stata».
I pugliesi cosa chiedono a Fdi?
«C’è una generale attenzione sul tema occupazione. Seguiamo la vertenza della Mercatone Uno, con i lavoratori - circa mille in Italia, qualche centinaio in Puglia - licenziati dal prossimo novembre: questi dipendenti sono abbandonati da sindacati e sinistra. Tocca a noi difendere le loro rivendicazioni».
Siete molto critici sulla Sanità regionale. A cosa si deve questa posizione?
«Abbiamo una sanità pugliese che non fa più né prevenzione né screening. Ci sono difficoltà di accesso alle prestazioni ordinarie dei pazienti cronici. Le liste d’attesa sono infinite: un segno di inciviltà. E’ vero che i reparti ospedalieri hanno fronteggiato il Covid ma adesso ci vuole un impegno per tutti i malati».
Sulle riaperture?
«L’industria del divertimento ad oggi non ha un quadro certo per la ripartenza: dai protocolli alle date di ritorno nelle discoteche domina l’incertezza. Parliamo di un comparto determinante in Puglia, sia sul piano occupazionale che per l’offerta turistica di tante località, a partire da Gallipoli. Molti ragazzi, senza un orizzonte di divertimento in sicurezza, preferiranno andare all’estero, in Grecia. Poi anche i ristoratori sono preoccupati. Temono nuove strette e per questo appaiono disorientati».
Spesso sui social stigmatizza come nelle librerie il libro della Meloni venga esposto a testa in giù…
«Rispetto alla slealtà dei “rosiconi”, le classifica dei libri più venduti la vedono in testa. Non è vero dunque che gli elettori di destra non leggono. L’autobiografia della Meloni, con il suo successo, ha rotto gli schemi delle vecchie egemonie. Del resto a Montecitorio Giorgia è oggetto di una vera processione di colleghi parlamentari, non di destra, che le chiedono di autografare il volume…».

Il parlamentare pugliese Gemmato interviene anche sulla sanità: basta con le liste d’attesa infinite
Lunedì 28 Giugno 2021, 16:48