Un protocollo per aiutare gli insegnanti a scoprire e denunciare i casi di violenza domestica. Il «patto», che vede a braccetto Ambito territoriale, professionisti e scuola, è stato sottoscritto dai comuni di Ruvo, Corato e Terlizzi.
Si tratta del «Protocollo Operativo per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza a danno di minori», che mira a trasformare la parte adulta delle comunità scolastiche in sentinelle per la tutela della sicurezza e la salute dei minori.
«La scuola - è stato spiegato - rappresenta un osservatorio privilegiato per la rilevazione di eventuali situazioni di violenza, oltre che uno dei più importanti agenti per la prevenzione del fenomeno. Tuttavia solo attraverso l’implementazione di una rete di servizi integrata, interprofessionale e multidisciplinare aperta a operatori scolastici e operatori socio-sanitari impiegati in servizi pubblici e privati è possibile favorire l’emersione del fenomeno della violenza e prevenire e intervenire prontamente».
Gli assessori alle Politiche Sociali dei tre Comuni dell’ambito, Monica Montaruli (Ruvo di Puglia), Francesco Barione (Terlizzi) e Felice Addario (Corato), hanno commentato il protocollo con una dichiarazione congiunta: «Davanti a segni presunti o palesi di abuso, maltrattamento e bullismo – dicono - le reazioni degli educatori (genitori, insegnanti, operatori sociali) sono spesso l'inerzia, la paura, la titubanza, il dubbio e il disorientamento. Non sapere come comportarsi, non avere riferimenti precisi a cui rivolgersi, fa spesso perdere tempo essenziale per l'avvio di un adeguato processo di tutela nei confronti dei bambini vittime di violenza diretta o assistita, o peggio porta a commettere errori che possono compromettere l'intero percorso di aiuto». Da oggi non sarà più così.