Sarà una battaglia sul piano tecnico, con le perizie dell’accusa (su cui si basano le misure cautelari imposte a settembre) contrapposte a quelle della difesa. Il processo-bis per la Banca Popolare di Bari, quello che riguarda il crac da 340 milioni delle società dell’imprenditore Vito Fusillo, si apre domani davanti alla Prima sezione penale, unico dibattimento previsto in giornata per via delle regole di emergenza: ha la precedenza perché tra i 14 imputati c’è Gianluca Jacobini, ex vicedirettore e condirettore generale, ancora ai domiciliari da giugno.
L’accusa, con il pm Lamberto Marazia e il procuratore reggente Roberto Rossi ipotizza a vario titolo 13 episodi di bancarotta distrattiva e preferenziale, riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti degli ex vertici e manager PopBari che, in concorso con Fusillo e altri imprenditori (il figlio Giacomo, i fratelli Emanuele e Giovanni e l’ex socio Massimiliano Curci, tutti difesi dal prof. Vito Mormando, il finanziere Girolamo Stabile e l’immobiliarista Salvatore Leggiero difeso dagli avvocati Gian Piero Biancolella e Francesco Marzullo), avrebbero consentito o comunque favorito la spoliazione dell’enorme patrimonio immobiliare delle società Fimco e Maiora.
Sono oltre 200 i consulenti tecnici e i testimoni elencati nelle liste depositate in Tribunale. La Procura fonda le accuse, oltre che sui finanzieri, anche sui consulenti Massimiliano Cassano e Michele Danza e sui curatori fallimentari delle società di Vito Fusillo. Marco Jacobini (avvocati Giorgio Antoci e Roberto Sisto) ha nominato come consulenti il professor Michele Desario e l’ingegner Claudio Alati, e ha predisposto una lista con 40 nomi: vuole ascoltare l’intero cda in carica tra 2016 e 2018, un gruppo di dipendenti ritenuti suoi fedelissimi (tra cui anche l’ex autista Vincenzo Marchionna) e un consulente di peso dell’istituto, l’avvocato Michele Crisostomo (oggi presidente di Enel) che avrebbe avuto un ruolo nelle operazioni effettuate sulle società di Vito Fusillo. Gianluca Jacobini (avvocati Mario Malcangi e Guido Carlo Alleva) ha scelto come consulente il professor Antonio Salvi, e ha chiesto al Tribunale di sentire ex dirigenti e funzionari della banca per chiarire come venivano effettuate le valutazioni sulle società di Fusillo.
L’imprenditore nocese, che ha collaborato con la Procura, ha detto di essere stato costretto dalla banca ad effettuare le operazioni che hanno portato al crac: gli acquisti degli immobili - ha detto - avvenivano su richiesta degli Jacobini e con i loro soldi, ed erano sempre loro a dirgli come e quando vendere. Per questo ha chiamato i consulenti che stavano predisponendo il piano con cui Fusillo avrebbe voluto salvare il suo gruppo e che - sempre nella sua versione dei fatti - sarebbe stato avversato dai vertici della Popolare. Fusillo ha anche chiamato il proprietario dell’impresa di costruzioni che ha eseguito i lavori nelle residenze private di Marco e Gianluca Jacobini: durante le indagini Fusillo ha raccontato di aver fatto risparmiare ai due oltre un milione e centomila euro.
Oltre agli Jacobini sono imputati l’ex ad Giorgio Papa e gli ex dirigenti Nicola Loperfido (avvocato Nicola Quaranta) e Benedetto Maggi. I testimoni citati dalle difese sono oltre 200. Spetterà al Tribunale stabilire chi ammettere e predisporre un calendario delle udienze. Con ogni probabilità la difesa di Gianluca Jacobini avanzerà domani al collegio la richiesta di revoca dei domiciliari, valorizzando la circostanza in base a cui l’ex vicedirettore generale non ha più da tempo alcun tipo di incarico: la banca, passata al Mediocredito centrale, ha nel frattempo cambiato gran parte dei suoi dirigenti. Domani era anche prevista l’udienza preliminare per un altro procedimento relativo a Banca Popolare, quello per le cosiddette operazioni baciate (le operazioni di finanziamento accompagnate da acquisti di azioni) che vede tra gli imputati anche gli ex vertici: il procedimento davanti al gup Marco Galesi verrà però rinviato per via dell’emergenza covid. Il processo principale, con oltre 250 avvocati in rappresentanza di oltre 3mila parti civili, si sta invece svolgendo in una sala conferenza della Fiera del Levante.