Tutto cominciò con una verifica doganale su 25 carrozze ferroviarie Silberling di seconda mano arrivate in Italia dopo aver girato mezza Europa. Era il 2012. Da quel controllo di routine nacquero le inchieste sulle Ferrovie Sud-Est, e su quello che potrebbe essere stato uno dei principali sprechi di denaro pubblico della storia d’Italia. Ma per l’acquisto di quelle carrozze mai utilizzate e infine rottamate, chiamate non a caso «treni d’oro» per i 22 milioni di soldi pubblici utilizzati, non potrà mai essere individuato alcun colpevole perché il reato si era già estinto.
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