«Come Regione Puglia abbiamo inteso dare una risposta rispetto all’ordinanza che ha prolungato per un’altra settimana la zona arancione in 20 comuni della Puglia, 14 dei quali in provincia di Foggia. Sono già previsti e trasferiti sul bilancio della Regione Puglia 20 milioni di euro" per i ristori: «è evidente che li parametreremo con» il fatturato degli «otto giorni di dicembre 2019». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, al termine dell’incontro che si è concluso ieri in tarda serata in prefettura a Foggia, al quale ha partecipato una delegazione dei ristoratori che lunedì scorso hanno protestato contro la nuova ordinanza regionale. Ordinanza che ha riportato da un giorno all’altro 14 comuni della Capitanata da zona gialla a zona arancione, tra la rabbia dei ristoratori che avevano già provveduto agli approvvigionamenti e che non hanno potuto riaprire.
«Abbiamo dato mandato - prosegue Piemontese - alla Camere di Commercio di Bari e di Foggia per fare in modo che venga fatta una istruttoria più veloce delle pratiche, magari anche dialogando con l’agenzia delle entrate. I nostri 20 milioni sono certi, è evidente che ci troviamo di fronte a chi sta subendo una situazione drammatica e ci rendiamo conto che questo intervento rappresenta una goccia in un mare di difficoltà». "Ma noi - ha concluso - possiamo solo occuparci di ristorare i danni economici commessi per una ordinanza che ha una valenza di otto giorni, non possiamo farci carico come Regione di difficoltà economiche che vengono da mesi, questo non ci è consentito dalla legge».
RISTORATORI FOGGIA: ORDINANZA EMILIANO IMPUGNABILE - «È un provvedimento impugnabile perché in realtà non c'è una vera giustificazione del cambio da zona gialla ad arancione. Sostanzialmente il Governo ha riconosciuto ai presidenti delle Regioni il potere di peggiorare le misure di contenimento», ma per applicarle devono esserci "delle motivazioni in dissonanza rispetto al Dpcm». Lo afferma l'avvocato Vincendo De Michele, legale rappresentante dei ristoratori foggiani che hanno protestato contro l’ordinanza della Regione Puglia di ripristinare la zona arancione in 20 comuni, 14 dei quali nel Foggiano.
«Queste motivazioni - prosegue l’avvocato - non ci sono. I dati su cui basa il presidente Emiliano sono gli stessi dell’ordinanza del ministero della Salute del 5 dicembre scorso in cui ha dichiarato la Capitanata zona gialla. Non mi convince il fatto che sulla base degli stessi dati poi la regione Puglia abbia potuto operare un restringimento delle misure di contenimento da Covid riportando 20 comuni della Puglia in zona arancione, 14 dei quali in provincia di Foggia».
«Tra le altre cose - aggiunge l’avvocato - l’ultima ordinanza regionale risulta illegittima in quanto manca la valutazione della cabina di regia, elemento di legittimità indispensabile, che al contrario viene citata nell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza».