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Bari, dipendenti pubblici in piazza per il contratto. «Servizi più efficienti, non obsoleti». Sindacati donano emogasometro

 
Redazione on line

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prefettura di Bari

Il governo non ha inteso raggiungere un accordo sul rinnovo del contratto scaduto due anni fa. Ecco la piattaforma di rivendicazioni.

Lunedì 07 Dicembre 2020, 16:30

16:37

La donazione di un emogasometro per il servizio sanitario regionale, a dimostrazione che le loro rivendicazioni sono per i cittadini e non perchè sono una categoria privilegiata. Voglio un sistema pubblico più avanzato e non vecchio. Un sistema di cui fanno parte non solo coloro che operano nel servizio sanitario, ma le forze dell'ordine, gli addetti ai servizi pubblici, ai trasporti e tutti coloro che ogni giorno garantiscono la continuità della vita ai cittadini.

Sarà questo il simbolo della manifestazione di piazza, indetta il 9 dicembre dai sindacati che rappresentano i dipendenti pubblico, in occasione della sciopero nazionale del 9 novembre che a Bari vedrà come teatro piazza Prefettura. 

In un documento, i segretari generali di FP CGIL, Domenico Ficco; CISL FP, Giuseppe Melissano; Uil Fpl, Giuseppe Vatinno e Uil Pa, Edoardo Filippone, spiegano la ragioni dell'astensione del lavoro del personale del pubblico impiego. 

Dopo 10 anni di blocco della contrattazione, e a due anni dall'ultimo rinnovo, i sindacati chiedono un piano straordinario di assunzioni dopo lunghi anni di blocco di turn over e dopo le molteplici cessazioni degli ultimi anni che hanno profondamente indebolito la PA; ma anche stabilizzazioni per tutti quei precari che hanno contribuito a rendere ugualmente efficaci i servizi pubblici. E ancora: maggiore sicurezza per i lavoratori che in questi giorni e in questi mesi stanno fronteggiando l'emergenza pandemica e per l’utenza stessa che frequenta quegli uffici; il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, già scaduti da due anni».

«Un rinnovo - spiegano - che significa ammodernamento delle pubbliche amministrazioni e maggiore efficienza e produttività attraverso sistemi di classificazione che valorizzano le professionalità ed i servizi. Sciopero che sarebbe stato evitato - aggiungono - se il governo avesse prestato maggiore attenzione ai lavoratori del pubblico impiego e ai cittadini, che meritano un miglioramento ai servizi prestati alla collettività.

Il cambiamento della Pubblica amministrazione invece di subirlo, va gestito ma il governo continua sui vecchi stereotipi. «Come sempre, ogni giorno, non eroi ma professionisti al servizio della cittadinanza».

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