Rinnovamento, attenzione alle periferie e più attrattività nei confronti della società civile. Questa la ricetta per rimettere in moto il centrodestra dopo la debacle nelle ultime regionali per il deputato della Lega Rossano Sasso, responsabile provinciale del Carroccio a Bari, impegnato con la dirigenza salviniana nel radicare la formazione politica sui territori.
La coalizione conservatrice, proprio nel Barese, ha registrato il maggiore ritardo rispetto al fronte emilianista e il tema è stato oggetto delle riflessioni sulla Gazzetta di Andrea Caroppo e Mauro D’Attis. Il parlamentare leghista propone questa lettura: «Visti i risultati elettorali, c’è un problema in tutta la regione. Non solo a Bari. Di sicuro la sinistra fa sentire nel capoluogo regionale tutto il suo peso perché esprime il sindaco della città e il presidente della regione, due leader di peso». Da dove si riparte? «Bisogna lavorare nelle periferie, dove le risposte del governo regionale sono meno efficaci. Siamo all’opposizione ma dobbiamo essere in prima linea nel proporre soluzioni pragmatiche ai problemi dei pugliesi. Quando finirà emergenza Covid risalteranno tutte le lacune del governo Emiliano, e la gente si guarderà intorno per cercare una alternativa».
Sasso si sofferma anche sugli scenari del centrodestra: «L’alleanza deve ritrovarsi e capire che deve rinnovarsi, essere più attrattiva. I dati sono sotto gli occhi di tutti: la somma dei partiti conservatori a livello nazionale è superiore al centrosinistra, ma a livello regionale noi soccombiamo. Allora dobbiamo lavorare per allargare e essere più credibili». E la Lega ha già iniziato in queste giornate un percorso per mettere basi più solide: «Abbiamo iniziato i corsi di formazione della nostra accademia per formare la classe dirigente. E intensificheremo il dialogo con categorie e società civile». Poi puntualizza: «Vogliamo guardare in avanti senza recriminare sul passato, ma senza dimenticarlo».
L’unità tra alleati, però, è un tema non scontato: «Un coordinamento ampio degli eletti di centrodestra? È auspicabile, ma è importante che si crei con i consiglieri regionali e comunali una cabina di regia, per costruire da zero una alternativa, finora agli occhi del popolo mancata», riflette Sasso. E poi torna sui consiglieri regionali: «Saranno determinanti, dovranno veicolare le nostre istanze. Ne abbiamo letti quattro della Lega. Per cinquecento voti non è scattato il quinto. Intorno a loro creeremo una rete di amministratori per dare forma a una proposta di cambiamento». Infine un annuncio: «A giorni inaugureremo la nuova sede del Carroccio, regionale e cittadina. E non escludo che ci possa essere anche Matteo Salvini», conclude Sasso.