Il segnale che sparisce sul più bello. Blackout sempre dietro l’angolo. Dita incrociate quando ci si accomoda sul divano per vedere la partita. E la scaramanzia non è legata al risultato, ma alla possibilità di potere assistere di fila a tutti i 90’. Dura la vita per i tifosi biancorossi alle prese con Eleven Sport, la piattaforma streaming titolare dei diritti televisivi della serie C e che trasmette anche le gare del Bari. Alle restrizioni previste dalle misure anti Covid con gli stadi vuoti causa pandemia, si aggiungono i problemi tecnici che rendono difficoltosa la trasmissione delle gare su televisori, tablet e smartphone. Ad essere mortificata è la passione dei tifosi che si sono abbonati alla piattaforma per l’intera stagione (70 euro), per un mese (8 euro) o che hanno acquistato una sola gara.
Passi il disservizio registrato nella prima giornata quando i tifosi hanno potuto assistere solo a uno spezzone finale di Francavilla-Bari. Il broadcaster, va detto, aveva rimborsato gli utenti offrendo due turni (il secondo ed il terzo di serie C) gratuitamente. Ma i problemi tecnici si sono ripetuti anche domenica scorsa in occasione di Viterbese-Bari quando, dopo qualche problema di connessione all’inizio della gara, il segnale è sparito intorno al 69’. Le proteste sono giunte dalle piazze di tutta Italia, in particolare da Bari, dove i numeri sono importanti. Se lo stesso presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, ha parlato di «irritazione altissima», figurarsi lo stato d’animo dei tifosi ai quali la Lega ha chiesto scusa.
Intanto, c’è chi propone di giocare in contropiede. «La Lega deve chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento e assegnare la trasmissione delle gare a d un’altra piattaforma», tuona l’avvocato Antonio Pinto, presidente regionale di Confconsumatori Puglia. «I consumatori possono chiedere il risarcimento per il danno patrimoniale subito con riferimento alle somme sostenute per l’abbonamento», conclude Pinto che precisa: «Anche io sono tifoso del Bari...».