CORONAVIRUS

Concorso infermieri all’Asl Bari, l'allarme per Rsa e assembramenti

REDAZIONE

Zullo (Fdi): «Emiliano sblocca le assunzioni in campagna elettorale, 17mila radunati in Fiera?»

BARI - Quasi un terzo dei contagi che continuano a contarsi in Puglia, all’alba della «seconda ondata» del coronavirus, arrivano da vacanzieri. Dei 52 contagi registrati ieri, infatti, 15 riguardano persone rientrate dopo un periodo di vacanza in Sardegna. Dopo Malta, Grecia, Spagna e Croazia, sembra essere questo il nuovo «fronte» epidemiologico. Per questo motivo il presidente della Regione Puglia e il direttore del dipartimento Promozione della Salute hanno dato disposizione ai dipartimenti di prevenzione delle ASL di contattare tutti coloro che arrivano o rientrano in Puglia dalla Sardegna per sottoporli a tampone.

Non mancano le polemiche sulla gestione di questa seconda ondata del Covid-19, con le Residenze sanitarie accreditate che lamentano rischi sia in termini penali che di carenza d’organico per la gestione dei pazienti e l’opposizione che soffia sul fuoco delle assunzioni di infermieri dopo l’annuncio del maxi-concorso che vedrà radunati, in Fiera del Levante, oltre 17mila candidati da tutta Italia. «Dopo cinque anni in cui il presidente-assessore alla Sanità non si è minimamente preoccupato di battersi affinché fosse eliminato il numero chiuso dalle facoltà di medicina e di professioni sanitarie, oggi si bandiscono maxi concorsi e procedure di acquisizioni di infermieri pre-elettorali - attacca Ignazio Zullo, capogruppo FdI - le cui prove iniziano prima delle elezioni e si concluderanno inevitabilmente dopo, con una marea di operatori sanitari preda del mercimonio». Il tutto mentre va in scena «il collasso del nostro sistema sanitario e socio-sanitario privato accreditato e non. L’offerta di posti, infatti, è superiore al numero di infermieri sul territorio e questo sta già determinando e determinerà sempre più una fuga dal sistema privato verso il pubblico. Capiamo che Emiliano sia in preda alla foga di accaparrarsi voti con un sistema clientelare, con maxi concorsi e co.co.co al Policlinico a pochi giorni dalle elezioni, ma la sua inadeguatezza - attacca - ormai è chiara a tutti e, non si rende conto del danno che sta perpretrando nell’ansia di annunciare grandi infornate».

«Mi chiedo - conferma il presidente di Welfare e Levante, Antonio Perruggini - dove sono ora queste 17000 persone aspiranti al concorso? È possibile che vi siano Rsa e Centri Diurni che non riescono a perfezionare contratti a tempo indeterminato poiché non vi sono richieste o peggio vi sono casi che rifiutano, mentre per un concorso pubblico appaiono a migliaia?» Eppure, sottolinea Perruggini dicendosi «allarmato» per il maxi-concorso, «non è mai avvenuto che una struttura sia fallita o abbia interrotto la sua attività per motivi finanziari e questo sta a dimostrare che il settore ha fiducia dall’utenza. Nonostante la grave emergenza in atto le strutture che solo con le loro forze (Infermieri e OSS in primis) hanno evitato le drammatiche esperienze vissute altrove, continuano a dimostrare abnegazione, senso del dovere e grande responsabilità anche verso i livelli occupazionali, ma poi a fronte degli esodi improvvisi e numerosi degli infermieri, possono fare ben poco e questo ci deve far riflettere attentamente ora affinchè un domani non sia troppo tardi».

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