BARI - «Oggi ho la certezza che i paesi stranieri, in questo caso Francia, Germania Portogallo e persino Lussemburgo, mandino» nel Cara di Bari «propri uomini a selezionare quali e quanti immigrati ricollocare a casa propria. Certezza certificata dallo stesso Viminale».
Così in una nota il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso secondo il quale il Viminale, «per il tramite di Vito Crimi, viceministro dell’Interno nonché capo politico del M5S, confessa e ammette la presenza di agenti stranieri nel Cara di Bari» che «si scelgono quali e quanti immigrati ricollocare».
Sasso precisa che il viceministro ha risposto a una sua interrogazione sul tema «presentata 8 mesi fa».
«Ricordo - sottolinea il leghista - che presentai l’interrogazione in seguito ad una mia visita ispettiva al Cara di Bari, avvenuta a dicembre 2019 all’indomani di un maxi-blitz che aveva portato all’arresto di ben 32 immigrati presenti all’interno della struttura, e che aveva spinto la magistratura a parlare di una ben organizzata 'mafia nigerianà nel capoluogo pugliese. Durante la visita, casualmente notai la presenza di funzionari francesi intenti ad intervistare gli immigrati presenti nella struttura».