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Coronavirus, da oggi treni pieni al 100%. Dietrofront del governo: Speranza firma nuova ordinanza sul distanziamento

 
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Niente più sedili vuoti, dunque, nonostante la curva dei contagi sia in crescita da qualche giorno e l’indice di contagio è ormai prossimo all’1 a livello nazionale. Il governo cambia idea e fa rispettare di nuovo il distanziamento

Sabato 01 Agosto 2020, 09:27

16:34

ROMA - Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza al fine di imporre alle compagnie ferroviarie il ripristino delle regole che impongono di mantenere i posti alternati per garantire il distanziamento tra i passeggeri. Si tratta di un provvedimento che impone dunque ai gestori dell’alta velocità un dietrofront dopo la recente decisione di Italo e Trenitalia di tornare a viaggiare pieni al 100 per cento. 
“È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato una nuova ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine”, ha spiegato il ministro della Salute, aggiungendo che questi ultimi “sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus”. 
Aveva suscitato diverse polemiche la decisione delle compagnie ferroviarie di agire in deroga alla regola del posto alternato.

IL FATTO - Finisce il distanziamento sui treni: tutti i convogli ad alta velocità di Trenitalia e Italo da oggi potranno viaggiare con il cento per cento dei posti occupati. Niente più sedili vuoti, dunque, nonostante la curva dei contagi sia in crescita da qualche giorno e l’indice di contagio (Rt) è ormai prossimo all’1 a livello nazionale. Una decisione che ha fatto saltare sulle sedie gli esperti: «è una scelta - dicono dal Comitato tecnico scientifico del governo - che desta molta preoccupazione». E anche la Lombardia dice addio al metro di distanza tra i passeggeri: la nuova ordinanza regionale in vigore da sabato al 10 settembre prevede che su treni, bus, tram e metropolitane locali e regionali è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, sempre con l’obbligo della mascherina.

La possibilità di tornare a viaggiare con la massima capienza disponibile sui treni ad alta velocità sarebbe dovuta alla realizzazione di una serie di condizioni che erano previste dal Decreto del presidente del consiglio firmato da Giuseppe Conte il 14 luglio scorso. Il provvedimento stabiliva infatti la la possibilità di far viaggiare i treni a piena capacità purché in presenza di alcune condizioni: tra queste, la misurazione della temperatura prima di salire a bordo dei treni, con termoscanner e termometri che, appunto da oggi, sono presenti in tutte le stazioni dell’alta velocità, l’autodichiarazione da parte dei passeggeri per certificare di non essere stati in contatto con persone contagiate dal Covid 19, una sorta di nuovo modello come quello che milioni di italiani hanno utilizzato durante il lockdown, l’obbligo di indossare la mascherina a bordo dei convogli con la sostituzione ogni 4 ore.

Condizioni che però non tranquillizzano esperti e scienziati che, anzi, sono «decisamente contrari» alla fine del distanziamento. Già il Comitato tecnico scientifico aveva lanciato l’allarme sull’evoluzione della curva dei contagi. La scelta fatta sui treni ad alta velocità, dicono fonti del Cts, «desta molta preoccupazione». Anche perché è stata presa senza attendere il parere degli esperti. Nella mattinata di giovedì, secondo quanto è stato possibile ricostruire, il Mit ha inviato al Comitato una richiesta di valutazione del nuovo piano per i treni ma nella riunione che si è tenuta nel pomeriggio il tema non è stato affrontato, visto che sul tavolo c’erano altre questioni.

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