PUGLIA - L’incontro tra i leader nazionali del centrodestra per sciogliere gli ultimi nodi delle candidature delle regionali - tra cui la Puglia - è rimandato ad oggi pomeriggio. Come una tela di Penelope, l’appuntamento che doveva tenersi ieri dopo la manifestazione romana contro il governo Conte, è stata rinviato di 24 ore. E nessuno può escludere ulteriori rinvii.
Questione sondaggi Di sicuro, però, i sondaggi commissionati dalla coalizione la scorsa settimana per avere il polso della situazione nei vari territori dopo l’emergenza Coronavirus sono stati completati o lo saranno nelle prossime ore: queste rilevazioni, in particolare per la Puglia, saranno determinanti nel rafforzare le convinzioni che porteranno i partiti ad indicare lo sfidante di Michele Emiliano. A febbraio il centrodestra risultava in vantaggio rispetto al presidente uscente, e tra Fitto (proposto da Fdi) e Altieri (sostenuto dalla Lega) era proprio l’eurodeputato ad avere un maggiore vantaggio sul centrosinistra. L’emergenza Covid, come ha rilevato il senatore salviniano Roberto Marti, “ha cambiato molti equilibri” e così i nuovi sondaggi fotograferanno gli orientamenti di voti, che - dopo la crisi sanitaria - hanno visto in risalita i governatori uscenti in tutta Italia.
CHI CI SARÀ AL TAVOLO - Nelle ultime riunioni collegiali del centrodestra per Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è stata accompagnata da Ignazio La Russa, Forza Italia è stata rappresentata da Antonio Tajani e Licia Ronzulli, mentre per la Lega Matteo Salvini è stato accompagnato dal vicesegretario nazionale, Andrea Crippa, costantemente presente nelle vicende pugliesi (ha presieduto l’esecutivo regionale della Lega che ha lanciato l’opzione Altieri). Di contro La Russa è uno degli sponsor più determinati della candidatura Fitto.
IL DUELLO LEGA-FDI - Ai meloniani, secondo i patti sottoscritti in sede di accordo Copasir, spetta indicare i candidati per Puglia e Marche, mentre a Forza Italia tocca la Campania, alla Lega la Toscana. I sondaggi, però potrebbero mischiare le carte, soprattutto per la risalita dei consensi dei governatori uscenti. E soprattutto in Campania c’è chi prevede rilevazioni che potrebbero spingere i leader nazionali a soluzioni nuove. Se la performance di Caldoro non dovesse essere giudicata convincente, la casella tornerebbe in ballo. E la Lega potrebbe avanzare le sue proposte.
Sullo sfondo resta la competizione tra le due forze identitarie e sovraniste: Fdi in alcuni sondaggi ha raggiunto il M5S come terzo partito italiano e cresce vertiginosamente nel Sud. I sondaggi della Ghisleri, invece, registrano un rallentamento dell’avanzata sudista della Lega. Da qui la necessità dei salviniani di difendere il respiro nazionale della svolta che ha impresso Salvini al partito nordista, con candidature di respiro leghista, in linea con il nuovo corso modernizzatore. Con questa chiave si spiega il pressing della Lega Puglia su Salvini e Crippa per la candidatura di Altieri, consapevoli che però la casella più debole (e contendibile) dello scacchiere politico delle regionali potrebbe però essere quella campana. In ogni caso - in un contesto nel quale è di nuovo il proporzionale orizzonte dei partiti - appare inevitabile che la competizione più accesa nei prossimi mesi sarà proprio tra Fdi e Lega, i cui leader - spesso con argomenti non dissimili - presidiano lo stesso elettorato popolare, sociale e conservatore. E la corsa pugliese, grazie all’innesto dei voti centristi e post-Dc dei fittiani, potrebbe vedere per la prima volta ribaltate le attuali gerarchie a vantaggio dei meloniani.