Taranto, agguato in serata: grave un 20enne ferito all'addome
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L’attentato
Redazione online
11 Febbraio 2020
RUVO - Nella notte, a Ruvo di Puglia, ignoti hanno collocato una bomba artigianale (l'esplosivo è costituito con tutta probabilità da tritolo), sotto l'auto privata di un carabiniere in servizio al Nucleo radiomobile della Compagnia di Andria, parcheggiata sotto la sua abitazione. L'auto è andata completamente distrutta. Non ci sono stati, fortunatamente, feriti. Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della locale stazione.
Si tratta del terzo attentato in poco più di un anno contro un esponente dei Carabinieri di Andria, uno dei tre capoluoghi della provincia Bat che è a nord di Bari.
Analogo l’episodio del 3 dicembre 2018, quando venne collocato un ordigno sotto la vettura di un militare della Compagnia di Andria in servizio a Corato (Bari), fra Andria e Ruvo. Inoltre, poco prima, il 13 novembre 2018, sempre a Corato, venne data alle fiamme la casa di campagna di un Carabiniere in servizio ad Andria e in una parete venne trovata la scritta: «Ti devo ammazzare».
SASSO (LEGA): «LO STATO RISPONDA» - «Ancora una volta un attentato esplosivo. Ancora una volta ai danni di un carabiniere in servizio ad Andria": «lo Stato risponda mettendo a ferro e fuoco la malavita andriese e barese». Così l’on.Rossano Sasso (Lega) commenta la bomba che ha distrutto a Ruvo di Puglia (Bari) l'auto privata di un militare del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Andria.
Con l’episodio di Ruvo «salgono a tre - sottolinea - i gravissimi atti intimidatori attuati ai danni dei carabinieri, tutti operanti ad Andria, nell’arco di un anno». «La criminalità alza il livello dello scontro con lo Stato: la risposta dello Stato non si faccia attendere e sia risolutiva, potente, efficace. Giunga la mia solidarietà e quella del mio partito a tutta l’arma dei Carabinieri, ma la solidarietà da sola non basta. Da parlamentare mi batto da anni in tutte le sedi per portare più uomini e più mezzi nei territori interessati da questa ondata criminale, che purtroppo nella nostra Puglia sono tanti. Questa stessa mattina scriverò una interrogazione urgente al ministro Lamorgese, affinché alle parole seguano i fatti. Pugno duro e reazione immediata, dobbiamo estirpare questo male dalla nostra terra».
LA SOLIDARIETÀ DI PEPPINO LONGO - «Esprimo la mia personale solidarietà a tutta l’Arma dei Carabinieri e in particolar modo al militare in servizio al Nucleo radiomobile della Compagnia di Andria, vittima di un atto di inaudita violenza». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia, Peppino Longo, commentando l’attentato dinamitardo ai danni dell’auto privata di un carabiniere in servizio ad Andria.
«Certo che le Forze dell’ordine agiranno con determinazione per fare piena luce sull'attentato - aggiunge - sottolineo con forza la necessità di riunire gli sforzi per dar vita ad un nuovo percorso democratico atto a isolare e punire gli autori di tali criminali intimidazioni, sia con la prevenzione che con la più dura repressione da parte dello Stato».
Longo sottolinea «lo sgomento personale nell’apprendere di un episodio che potrebbe rappresentare l’ennesima ignobile intimidazione ai danni delle donne e degli uomini impegnati in prima linea nella lotta contro tutte le mafie e, da tempo, punto di riferimento per le nostre comunità». «La Puglia che vuole crescere ed essere di diritto uno dei luoghi più accoglienti dell’intera Europa moderna - conclude - non può e non deve tollerare. La Puglia che noi vogliamo punta sulla crescita sociale, economica, culturale, isolando e denunciando senza alcuna esitazione chi si affida alla violenza, all’illegalità, chi semina terrore e disperazione».
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