«Noi vogliamo certamente processi più veloci, che servono agli imputati, alle vittime e all’innocente" ma «se lo Stato non garantisce questa velocità non si può dare alla magistratura e ai pubblici ministeri il diritto di indagare per sempre o di avere un giudizio eterno nei confronti degli imputati. La giustizia ha bisogno di investimenti: più magistrati, più strutture, più personale». Lo ha detto il deputato Francesco Paolo Sisto, responsabile nazionale del dipartimento Affari Costituzionali di Forza Italia, presentando l'iniziativa «In difesa della ragionevole durata del processo», in programma sabato 8 febbraio a Bari, all'hotel Palece, a parire dalle 10.30.
Alla iniziativa interverrà anche il professore Giorgio Spangher, ordinario di procedura penale. «Verrà a spiegare perché l’articolo 111 della Costituzione - ha sottolineato Sisto - è disapplicato da questa norma di Bonafede. Interverrà anche Enrico Costa, e ci sarà l’avvocato Starace, presidente della Camera penale distrettuale di Bari. Chiuderà Mauro D’Attis che è il coordinatore regionale di Forza Italia».
«Il dipartimento Affari costituzionali di Forza Italia, che ho l’onore di dirigere - ha proseguito Sisto - organizza una serie di incontri sugli articoli della Costituzione, e partiamo dall’attualità con l’articolo 111 e il tema della ragionevole durata del processo» e quindi il «macrotema della prescrizione». "Durata ragionevole - ha rilevato - vuol dire che dopo un certo numero di anni il diritto soggettivo dello Stato di punire deve estinguersi, perché non si può condannare un soggetto che è tanto diverso rispetto a colui che ha commesso il reato».
«Forza Italia - ha concluso - ha presentato una proposta, primo firmatario Costa e il secondo sono io, che cerca di bloccare la follia di Bonafede».