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Puglia, maggioranza si spacca su Piano casa: stop al Consiglio

 
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Puglia, Piano casa fino al 2017Sottotetti, ecco le nuove regole

Scontro tra Emiliano e Amati durante la discussione di un emendamento presentato dal consigliere Santorsola

Mercoledì 04 Dicembre 2019, 16:12

19:46

Il consiglio regionale si è concluso per il venire meno del numero legale durante la discussione della proposta di legge di modifica della legge sul Piano casa, a firma dei consiglieri Fabiano Amati e Donato Pentassuglia (entrambi Pd). Durante la discussione in Aula la maggioranza di centrosinistra si è divisa, c'è stato un lungo scontro verbale tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e Amati su un emendamento proposto dal consigliere regionale Domenico Santorsola. Durante il dibattito, il consigliere Pentassuglia ha abbandonato l'Aula, mentre Amati ed Emiliano hanno dato vita ad un acceso botta e risposta, con l’opposizione che ha ripetutamente invitato la maggioranza di centrosinistra a sospendere la sessione e convocare una riunione di coalizione per chiarire al proprio interno e decidere come procedere.

Dopo oltre un’ora di dibattito, la sessione è stata sospesa per 15 minuti dal vicepresidente Giuseppe Longo, ma alla ripresa dei lavori la maggioranza non è stata in grado di garantire il numero legale e l'Assemblea è stata interrotta e rinviata ad altra data. 

IL GOVERNATORE: EMENDAMENTO PER EVITARE OBBROBRI - Il numero legale in consiglio regionale è venuto meno dopo un acceso dibattito interno alla maggioranza sull'approvazione di un emendamento depositato dal consigliere Domenico Santorsola. Il disegno di legge originario, a firma di Fabiano Amati e Donato Pentassuglia, prevedeva una proroga sino al 31 dicembre del 2020 del «Piano casa» senza alcuna variazione rispetto all’attuale schema. Santorsola, invece, durante la discussione dell’articolato, ha depositato un emendamento - approvato con un solo voto di differenza (a favore sì è schierato il governo regionale ed il gruppo M5S) - che ha introdotto il divieto a concedere la modifica della volumetria e la destinazione d’uso qualora gli immobili interessati dagli interventi ricadano in zone ad uso produttivo, direzionale e commerciale.

L'approvazione di questo emendamento ha provocato la spaccatura nel centrosinistra: il consigliere Pentassuglia (Pd) ha abbandonato l’Aula in polemica, tra Amati ed Emiliano invece si è innescato un botta e risposta acceso nei toni- Amati ha difeso ad oltranza la proroga contestando ad Emiliano una differenza concettuale nell’approccio alla visione urbanistica da lui concepita come intervento «degli atti dovuti rispetto alla discrezionalità». Emiliano ha chiesto di approvare la proroga al Piano casa con i paletti previsti dall’emendamento Santorsola, "norma di buon senso, necessaria ad impedire obbrobri»

M5S: EMILIANO SFIDUCIATO DALLA SUA MAGGIORANZA - “Emiliano oggi è stato sfiduciato in aula dalla sua stessa maggioranza, che ha fatto cadere il numero legale, nonostante lui gli avesse chiesto di restare per votare la proroga al piano casa, e nonostante il tentativo del presidente Longo di far tornare in aula il centrosinistra sospendendo in maniera illegittima il Consiglio e cercando di prendere tempo alla ripresa per convincere i consiglieri a rientrare. Dopo l’indegno spettacolo offerto oggi da Emiliano e dal consigliere Amati che, per un mera prova di forza interna, hanno bloccato per ore i lavori del Consiglio, dovrebbero dimettersi tutti perché è chiaro che sono ormai allo sbando. Invece continuano a litigare bloccando provvedimenti urgenti per la Puglia, come il piano casa”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S a margine della seduta del consiglio regionale chiuso durante la votazione sul piano casa per mancanza del numero legale.

PISICCHIO: STOP A PROROGHE INFINITE - «Il dibattito in consiglio regionale sul Piano casa ha dimostrato ancora una volta che in presenza di una norma, soggetta ormai da dieci anni a continue proroghe, si alimentano valutazioni e interpretazioni normative (sotto forma di emendamenti) che rischiano di stravolgere il principio cardine dello strumento edilizio e di creare ulteriore confusione nei Comuni e nella pianificazione dei territori. Per queste ragioni, occorre che il Piano casa diventi strutturato e permanente all’interno delle nostre politiche regionali, così come auspicato anche da diverse sentenze della giustizia amministrativa», lo dichiara l’assessore all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, al termine del consiglio regionale interrotto e rinviato per dissidi interni alla maggioranza di centrosinistra sulla proroga del Piano casa.

"Nella legge sulla Bellezza - prosegue -, per la quale mi auguro l'approvazione da parte dell’Aula entro il prossimo gennaio, il Piano casa diventerà parte integrante e permanente. In vista della prossima seduta di Consiglio, già convocata per la prossima settimana, mi affido nuovamente al senso di responsabilità dei colleghi consiglieri per non snaturare i pilastri portanti del Piano casa».

AMATI LANCIA L'ALLARME: PIANO CASA A RISCHIO - Il Piano Casa e il piatto a tavola di migliaia di pugliesi sono a rischio. Ma che razza di politica è quella che non pensa al lavoro del popolo e lo affama? Ma come si fa a prendere posizione senza sapere nulla, prendendo a pesci in faccia il proprio assessore e mettendosi a offendere con gratuita supponenza, come ha fatto Emiliano oggi con me? Invito i sindaci, i professionisti tecnici, gli imprenditori e i sindacati edili, i lavoratori e tutto l’indotto a far conoscere la propria contrarietà. Dall’edilizia senza consumo di suolo e discrezionalità amministrativa, si vuole passare al deturpamento di aree non edificate e alla burocrazia del cappello in mano». Lo afferma in una nota il consigliere del Pd, Fabiano Amati, protagonista di uno scontro verbale in Aula con il presidente della Regione Puglia prima che il consiglio cadesse per assenza del numero legale.

«Durante il Consiglio regionale di oggi è stata approvata, con la nostra forte contrarietà - aggiunge - una modifica che vanifica gli ampliamenti degli immobili non residenziali. A quel punto, abbiamo fatto mancare il numero legale nella speranza che i prossimi giorni possano portare rimeditazioni. Il Presidente Emiliano, sostenitore di tale modifica, ha addirittura manifestato la sua contrarietà al Piano Casa, affermando che quello strumento avrebbe dovuto essere eccezionale e con validità temporale limitata a due anni, cioè al 2011». «Come se mettere il piatto a tavola - conclude - fosse un fatto eccezionale, il cui bisogno è limitato a soli due anni di vita. L'attuazione del Piano Casa ha invece rivitalizzato il settore dell’edilizia e sarebbe uno scempio metterlo in ginocchio, dopo Ilva, agricoltura e decine di aziende»

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