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Regionali in Puglia, Porro dice no al centrodestra: «Resto in tv»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Regionali in Puglia, Porro dice no al centrodestra: «Resto in tv»

Il popolare conduttore di Quarta Repubblica declina ogni invito e ironizza: mi arresterebbero il giorno dopo per le cavolate che faccio...

Martedì 24 Settembre 2019, 11:43

BARI - Il centrodestra pugliese ritorna a discutere collegialmente di Regionali sabato prossimo, alla festa provinciale di Foggia di Fratelli d’Italia, a Vico del Gargano. Intanto evapora l’opzione della candidatura come governatore del giornalista Nicola Porro (nato a Roma, ma con la famiglia ad Andria). La presenza del conduttore di «Quarta Repubblica» sabato scorso ad Atreju, festa nazionale di Fdi a Roma, aveva corroborato alcuni boatos pugliesi su un suo possibile impegno, ma il diretto interessato ha chiarito così la sua posizione: «Amo la Puglia, ho mio fratello che vive nella regione, ma preferisco continuare a fare il mio mestiere di giornalista». E poi con una battuta ha aggiunto: «Mi arresterebbero il giorno dopo, con tutte le cavolate che faccio...».

Porro, di Andria, resta in ogni caso uno dei punti di riferimento dell’area conservatrice in Italia ed è in prima linea nella difesa della libertà d’opinione del professor Marco Gervasoni, accademico e icona sovranista a cui la Luiss ha rinunciato a causa di alcuni suoi post sui social legati al tema dell’immigrazione.

L’agenda nazionale del centrodestra vedrà a stretto giro i leader Silvio Berlusconi (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Matteo Salvini (Lega) incontrarsi per disegnare gli equilibri delle prossime regionali: dall’Umbria alla Calabria, passando per Emilia Romagna, Campania, Calabria e Puglia. In questa direzione la leader di Fratelli d’Italia, nella relazione finale ad Atreju, ha indicato la linea da seguire agli alleati: «No agli egoismi di partito, sì alla voglia di vincere». Nei fatti ha formulato un invito ad andare oltre agli schematismi, aprendo a soluzioni condivise, unitarie e in grado di allargare i potenziali consensi.

I lavori del tavolo nazionale, però, procederanno con le indicazioni che arriveranno dai territori: in questo quadro la riunione di sabato sul Gargano - la festa della Fiamma si terrà nella località balneare di San Menaio - offrirà una opportunità di confronto ai segretari regionali di Forza Italia (Mauro D’Attis), Fdi (Erio Congedo), Lega (Luigi D’Eramo) e Idea (Francesco Losito), al fine di proporre a Roma sia soluzioni di partito, sa opzioni di sintesi con personalità della società civile o del mondo delle imprese. Allo stato la Lega ha indicato la preferenza per un candidato-governatore «politico» (e tra le sue fila sono in lizza il presidente Invimit Nuccio Altieri e l’eurodeputato Andrea Caroppo), Gaetano Quagliariello di Idea-Cambiamo preferirebbe un scelta sul modello di Ninì Distaso (l’accademico che governò la Regione per la destra dal 1995 al 2000), Forza Italia non si scopre, mentre Fratelli d’Italia - con una nota di Erio Congedo - dichiara di avere più nomi per la candidatura, non tutti di partito. Sullo sfondo c’è anche l’opzione di una candidatura dell’eurodeputato di Fdi Raffaele Fitto, ma l’ex ministro salentino ha più volte affermato di non essere interessato a questa contesa.

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