«Sai quando entri, non sai quando esci». Chi viaggia in autostrada è rassegnato. Perché i tempi di percorrenza, tra imprevisti e cantieri aperti, possono allungarsi all’infinito. In questa calda estate, mugugni e lamentele arrivano da chi percorre l’A16 tra Napoli e Bari. E così, mentre il buon senso dovrebbe puntare alla chiusura dei lavori in vista delle vacanze, le manutenzioni ordinarie e non continuano. Come i rallentamenti e i ritardi a causa delle riduzioni di carreggiata. Se a questo si aggiunge il tradizionale aumento del traffico legato al periodo estivo, il bollino nero per l’A16 ci sta tutto.
Il malumore degli automobilisti è alle stelle: cantieri necessari? Tutti? A volte il dubbio sorge spontaneo. La sensazione è che manchi una corretta pianificazione della manutenzione autostradale perché troppi progetti si accavallano in contemporanea trasformando le quattro corsie in una specie di surreale via Crucis. Anche se da Autostrade per l’Italia fanno sapere che le decisioni vengono prese sulla base dell’analisi storica dei flussi di traffico e delle condizioni meteo ideali per consentire la più rapida esecuzione dei lavori. Comunque, bisogna armarsi di tanta pazienza.
L’elenco dei cantieri è complesso. Si comincia con la galleria Scampitella tra Grottaminarda e Vallata, dove la viabilità è garantita con uno scambio di carreggiata e la fine dei lavori è prevista indicativamente entro la fine di luglio. A fine mese terminerà anche la manutenzione sui cavalcavia di svincolo di Pomigliano d’Arco, Avellino Ovest e Benevento, dove si circola con un senso unico alternato. Dal 19 luglio, invece, si tornerà a viaggiare senza problemi tra Grottaminarda e Vallata per la chiusura lavori di manutenzione del viadotto Tre Torri. Ancora viadotti. Entro la fine del mese sarà portato a termine il restyling del viadotto Paolo e sarà concluso il cantiere in corso sul viadotto Calore tra Benevento e Grottaminarda. Lavori eseguiti alternativamente su entrambe le carreggiate. Più lunga, si conta di finire alla fine dell’anno, la manutenzione dei viadotti D’Antico e Omero Fabiani sulla tratta tra Vallata e Lacedonia.
A rendere più complicata la situazione dell’A16 c’è sempre il sequestro da parte della Procura di Avellino di 12 viadotti tra Baiano e Benevento, con riduzione di carreggiata e limite di velocità a 40 km orari per i mezzi pesanti e a 60 km orari per le auto. Per ridurre al minimo i disagi la direzione autostradale di tronco di Cassino ha previsto la costante presenza di carri di soccorso e il presidio di squadre di addetti alla viabilità supportati da volontari, per la distribuzione di acqua e generi di conforto nei punti di maggior flusso dei veicoli.
Insomma, il viaggio tra Bari e Napoli (e viceversa) in questi giorni ha il sapore dell’ inferno dantesco, se ci aggiungiamo gli inevitabili imprevisti, qualche incidente, pioggia e grandine come l’altro giorno, tutor e autovelox. Insomma, non c’è da stare allegri, perché le mutate caratteristiche degli spostamenti estivi possono contare ormai su forti flussi di traffico di media e breve percorrenza anche nel mese di luglio.
La storia dell’A16 - conosciuta anche come l’autostrada dei Due mari perché collega Adriatico e Tirreno (in origine si chiamava A17 ma poi ha vinto il partito degli scaramantici ed è stata cambiata numerazione) - risale alla fine degli anni Sessanta ed è caratterizzata da 39 viadotti e da 11 tunnel. Il costo previsto, fu di 101 miliardi di lire, una media di 520 milioni a chilometro che salì a 735 milioni a chilometro nel tratto Avellino-Statale 91-Canosa.