E' stato arrestato a Malta Antonio Ricci, 43 anni, barese, accusato di collegamenti diretti con la ‘ndrangheta e sfuggito a un maxi blitz nel 2018. Ricci era finito al centro di un'inchiesta denominata «Galassia» a suo tempo eseguita dallo Scico della Guardia di Finanza con il Nucleo polizia economico finanziaria (Pef) delle Fiamme Gialle di Reggio Calabria e culminata con una serie di ordinanze di custodia cautelare. In quell'operazione furono sottoposte a fermo decine di persone ritenute appartenenti a un'associazione a delinquere dedita all'attività illecita della raccolta abusiva di scommesse online con collegamenti con la 'ndrangheta, oltre a ulteriori gravi aspetti penali, quali l'associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, riciclaggio, autoriciclaggio, truffa.
A suo tempo, Ricci era sfuggito alla cattura (da diversi anni vive a Malta e non è più residente in Italia), ma il lavoro d'indagine delle Fiamme Gialle, sotto il costante coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ha fornito elementi precisi sulla sua esatta localizzazione, consentendo l'arresto da parte della polizia maltese in collaborazione con lo S.C.I.P. del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno e con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza. Sinergia internazionale che ha portato ad eseguire il mandato di arresto europeo (Mae) emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Ricci: si attende ora la conferma delle procedure di estradizione da parte delle autorità maltesi che hanno preso in custodia il 43enne.
SALVINI: NESSUNA TREGUA - Per il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Nessuna tregua ai criminali e ai latitanti. Grazie ai nostri investigatori e alle nostre Forze dell’Ordine, che non hanno mai mollato, e grazie alle autorità maltesi. Nessuna tregua ai criminali e ai latitanti, in Italia e all’estero».
ARCHIVIATE ALTRE ACCUSE A CATANIA - Ricci era indagato anche in un'altra indagine della Procura di Catania, denominata il treno dei gol, per frode in competizione sportiva su una presunta combine di alcune partite del calcio Catania per evitare la retrocessione in Lega Pro nel 2015, per la quale nei giorni scorsi la stessa Procura ha chiesto per lui, e per altri indagati, l'archiviazione delle accuse.