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Vertenza Tessitura Salento, ministro Lezzi: «Salveremo posti di lavoro»

 
Redazione online

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Barbara Lezzi, dal caso rimborsi a ministro del Sud

Oggi a Bari l'incontro sul piano industriale di rilancio dello stabilimento salentino con i suoi 117 lavoratori

Lunedì 15 Aprile 2019, 14:29

18:32

Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, partecipando a Bari alla riunione della task force regionale sulla crisi dell’azienda Tessitura del Salento di Melpignano, di recente acquisita dall’imprenditore comasco Michele Canepa, con la cordata capeggiata dalla società Taroni Re. Alla riunione, che si tiene nella sede della Regione, partecipano anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, il presidente della task force sull'occupazione, Leo Caroli, rappresentanti dell’azienda e delegazioni sindacati.
Al centro dell’incontro c'è il piano industriale di rilancio dello stabilimento salentino con i suoi 117 lavoratori. L'azienda è attiva dal 2005 e da alcuni anni è sede della sperimentazione «kitotex», un progetto a impatto zero dal punto di vista ambientale che prevedere l’utilizzo dei gusci di gamberetti per rendere più resistenti i tessuti.

Da novembre i lavoratori, in cassa integrazione già da alcuni mesi e con ritardi nei pagamenti degli stipendi (poi saldati) hanno iniziato scioperi che sono andati avanti fino alla notizia dell’acquisizione da parte della Taroni Re e quindi al piano di salvataggio i cui contenuti saranno spiegati oggi ai lavoratori. Dopo la riunione della task force, il ministro Lezzi terrà un altro incontro con il presidente Emiliano per verificare lo stato di attuazione dei fondi europei.

«Quello che è certo è che Melpignano continuerà ad avere questa unità produttiva». naturalmente "dovremmo vedere anche il piano industriale, però l’intenzione sia nostra, sia del nuovo imprenditore, è di guardare al futuro, di potenziare e quindi di superare le difficoltà conservare tutti i posti di lavoro». Lo ha detto il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, al termine della riunione della task force sull'occupazione sulla crisi aziendale dello stabilimento "Tessitura del Salento Industriale» di Melpignano (Lecce).

«Grazie a una sinergia tra le Istituzioni, Regione, il mio ministero, il ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico con l’azienda, i sindacati e Confindustria - ha detto Lezzi - avremo a breve un nuovo piano industriale. Dalla settimana prossima si lavorerà per i contratti di solidarietà. C'è la nuova norma contenuta nel decreto Genova che potrà aiutare sia l'impresa che i lavoratori, accompagnando entrambi verso la realizzazione di questo piano industriale».

«Con il presidente (della Regione, ndr) abbiamo anche invitato il nuovo imprenditore a fare una visita - ha concluso Lezzi - che avverrà speriamo a brevissimo e, compatibilmente con tutti gli impegni, avremo anche il piacere di accompagnarlo. Comunque c'è grande soddisfazione e soprattutto molto ottimismo per i lavoratori, per le loro famiglie, per la realtà di Melpignano»

EMILIANO: INIZIATA LA RISCOSSA DELLA FABBRICA - «Noi siamo convinti che è cominciata la riscossa di questo marchio, di questa fabbrica. C'è stato un lavoro di squadra basato sulla considerazione del capitale umano che la fabbrica esprime e che è un valore anche per il nuovo imprenditore che l’ha acquisita». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della riunione della task force regionale sull'occupazione con il ministro Barbara Lezzi, sulla crisi aziendale dello stabilimento "Tessitura del Salento Industriale» di Melpignano.

«Lavorare insieme su vicende del genere conforta, perché capirete che avere a disposizione la cassa integrazione in deroga come potenziale sfondo, per noi è stato importante. Questa è una decisione di questo Governo che noi abbiamo sempre sostenuto perché abbiamo sempre mantenuto un pò di soldi a disposizione di queste crisi e, grazie alla nuova norma, la Regione le può impiegare per supportare questi processi di riorganizzazione industriale».

Sui tempi, Emiliano ha detto che «la procedura avrà una sua durata, perché bisogna scrivere un piano industriale, questo piano industriale va negoziato con i Ministeri impegnati, con la Regione, con il sindacato e noi pensiamo però che la differenza tra ieri e oggi è che oggi abbiamo una prospettiva, abbiamo qualcuno che paga gli stipendi, che può trattare gli ammortizzatori sociali e che ha desiderio di andare avanti. Questa è una cosa importantissima. Dopodiché è chiaro che il mercato è il mercato e bisogna tenere conto delle sue regole, nel senso che non c'è una garanzia, c'è però una forte intenzione che ha creato fiducia nel sindacato, nel Governo e nella Regione».

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