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Petruzzelli, il sottosegretario Vacca: «Cambiare nome a Fondazione»

 
Redazione online

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Teatro Petruzzelli, corso Cavour 12 Bari

Il teatro Petruzzelli di Bari

«Abbiamo avviato un confronto con il Sovrintendente partendo dal nome della Fondazione che, a nostro parere, ci sembra troppo lungo. Penseremo ad un acronimo»

Venerdì 22 Febbraio 2019, 15:33

15:39

BARI -  «Vogliamo dare un nuovo corso alla cultura incrementando i fondi di investimento, ampliando il piano delle assunzioni arrivando a 3.600 unità nei prossimi tre anni, soprattutto per le Sovrintendenze che stanno attraversando un periodo difficile». Lo ha detto il sottosegretario al ministero per i Beni e le Attività culturali, Gianluca Vacca, oggi a Bari, in occasione del convegno sulle misure dedicate alla cultura nella legge di Bilancio, promosso dal portavoce del Movimento 5 Stelle Paolo Lattanzio.
«Importanti - ha proseguito Vacca - anche i quattro milioni stanziati per la digitalizzazione a cui contiamo di aggiungere presto ulteriori risorse con finanziamenti mirati per le regioni del Sud, convinti che possa rappresentare il motore di ripresa per il nostro Paese».

«Una attenzione particolare - ha aggiunto il sottosegretario - la stiamo rivolgendo al Teatro Petruzzelli» di Bari: «Abbiamo avviato un confronto con il Sovrintendente - ha concluso - partendo dal nome della Fondazione che, a nostro parere, ci sembra troppo lungo. Penseremmo ad un acronimo».

«Ci stiamo impegnando nel rendere la cultura più accessibile ai cittadini, attuando finanziamenti importanti per le periferie e per le nuove arti come la moda ed il design, dandogli nuova dignità guardando al futuro con concretezza». Lo ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Lattanzio, oggi a Bari in occasione del convegno sulle misure dedicate alla cultura nella legge di Bilancio. «In questa direzione - ha proseguito - va la mia proposta di legge 'Open Access' sul libero accesso alla ricerca scientifica, con la creazione di distretti culturali in cui le città possano unirsi per collaborare nei progetti culturali ottimizzando le risorse». «Vogliamo valorizzare - ha concluso - i talenti a cui destineremo dieci milioni di euro in borse di studio per gli studenti meritevoli ma in condizioni economiche svantaggiate».

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