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InnovaPuglia: illegittime le nomine di Spina e Lopez

InnovaPuglia: illegittime le nomine di Spina e Lopez

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

InnovaPuglia: illegittime le nomine di Spina e Lopez

Fascicolo della Corte dei Conti sull'ex sindaco di Bisceglie: «Presentò curriculum incompleto, senza ultimo incarico»

Giovedì 31 Gennaio 2019, 13:03

Un ex sindaco appena decaduto e un praticante avvocato: due dei tre componenti del cda di InnovaPuglia, la società in-house della Regione - che gestisce tra l’altro la centrale unica degli appalti - sarebbero stati nominati in violazione delle norme sull’inconferibilità degli incarichi e delle stesse regole regionali. È il tema di una nuova indagine per danno erariale, nata dagli sviluppi di un precedente fascicolo aperto dalla Corte dei conti sul tema delle consulenze.
Nel mirino delle verifiche della Finanza sono infatti finiti i consiglieri Francesco Spina e Alessandra Lopez, in carica dal 2 agosto 2017 con un compenso di 20mila euro lordi l’anno. Come ex sindaco di Bisceglie (è stato dichiarato decaduto dall’incarico a fine agosto 2017), al momento della nomina Spina si trovava in posizione di inconferibilità, in quanto il decreto legislativo 39/2013 vieta di assegnare incarichi a chi nell’ultimo biennio ha fatto parte della giunta o del Consiglio di Comuni con oltre 15mila abitanti. Un divieto contemplato anche dalle stesse linee guida regionali per il conferimento di incarichi (la delibera 24/2017). Per quanto riguarda l’avvocato Lopez ad essere carente sarebbe invece il requisito di esperienza, in violazione della legge regionale 26/2013 e della relativa delibera attuativa 812/2014 che disciplina il sistema dei controlli nelle società in-house.


Negli scorsi mesi i militari hanno più volte prelevato documenti nella sede di InnovaPuglia. Dopo aver completato una verifica sulle consulenze, nell’ambito di un fascicolo affidato all’ex viceprocuratore Pierpaolo Grasso, sono passati ad esaminare le procedure di nomina in cui sarebbero emerse alcune irregolarità. Spina, secondo quanto accertato, nel curriculum depositato all’atto dell’accettazione della carica (a tutt’oggi disponibile sul sito Internet della società) non avrebbe riportato l’incarico di sindaco ricoperto a partire dal 2013 e fino ad agosto 2017 che avrebbe impedito la nomina, salvo poi depositare un secondo curriculum corretto a penna dopo il primo accesso dei militari. L’avvocato Lopez, arrivata in InnovaPuglia in quota Pd (risulta aver fatto parte di alcune commissioni interne al partito) ha invece dichiarato nel curriculum l’apertura di un proprio studio legale nel 2012 (così da documentare cinque anni di esperienza): tuttavia, hanno rilevato i militari, la relativa partita Iva sarebbe stata aperta solo nel 2015. Per questi motivi, Spina e la Lopez sono anche stati segnalati alla Procura di Bari affinché valuti l’eventuale sussistenza di reati collegati a quelle dichiarazioni.


Se le nomine fossero ritenute effettivamente illegittime, le relative indennità erogate dalla società pubblica costituirebbero un danno erariale. La Regione però minimizza e ritiene di aver operato in maniera corretta, almeno per quanto riguarda l’ex sindaco di Bisceglie. «Sapevamo della situazione di Spina - è la replica che arriva dall’entourage del presidente Emiliano -, ma esistono pronunce dell’Autorità anticorruzione in cui si ritiene comunque ammissibile la nomina in caso il consiglio di amministrazione non abbia poteri di gestione. Nel caso di InnovaPuglia, il cda ha soltanto poteri di indirizzo». La società in-house è guidata dall’avvocato Carmela Tagliente, in carica come presidente da gennaio del 2018.

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