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Allarme Federalberghi: «In Puglia dilaga la piaga dell'abusivismo»

 
Redazione online

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Il presidente Caizzi: «chiediamo istituzione registro nazionale alloggi»

Martedì 25 Settembre 2018, 16:44

BARI - «Continua a dilagare la piaga dell’abusivismo nel settore ricettivo. Anche nell’estate 2018, il sommerso turistico è cresciuto in forma esponenziale e insostenibile». Lo denuncia Federarberghi.
«Ad agosto, in Puglia - si legge nella nota di Federarberghi - risultavano disponibili su Airbnb 35.694 alloggi (+94,91% rispetto ad agosto 2016), dei quali 28.843 (+80,81%) sono riferiti a interi appartamenti, 22.844 (+64%) disponibili per più di sei mesi, 23.079 (64,66%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio». I dati emergono da un monitoraggio curato da Federalberghi e da Incipit srl su dati Inside Airbnb.

I dati e gli elenchi sono ora a disposizione delle autorità competenti per stanare gli evasori. Una crescita esponenziale del sommerso, quindi, in ambito turistico e una ricerca che ha evidenziato la sussistenza di dati eclatanti nelle province di Bari e Bat. Qui, ad agosto, - secondo Federalberghi - erano disponibili 5.817 alloggi (+83,73% rispetto ad agosto 2016) di cui 3.997 (+68,71%) erano interi appartamenti; 3.785 (+65,07%) disponibili per più di sei mesi, 3.353 (+57,64%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio. Infine, Bari città ha registrato ben 1.146 alloggi disponibili (+106,48% su agosto 2016) a fronte di una lista ufficiale di appena 162.

«Da questi numeri - commenta il presidente della Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi - deduciamo che i 'furbetti dell’appartamentinò sono oltre 200mila in Italia e hanno esercitato la propria attività completamente in nero». "Questi signori - prosegue - si stanno arricchendo indebitamente alle spalle degli operatori onesti». «Il nostro rapporto/monitoraggio - aggiunge il presidente degli albergatori baresi e pugliesi - smonta le grandi bugie della cosiddetta sharing economy. Non è vero, infatti, che si tratta di forme integrative del reddito, perché sono attività economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo a inserzionisti che gestiscono più alloggi».

«La Federalberghi - conclude Caizzi - continua a perseguire una linea d’azione intransigente per la legalità contro l'abusivismo del settore, all’insegna del principio 'stesso mercato, stesse regolè». E tra gli interventi urgenti, Federarberghi chiede «l'istituzione del registro nazionale degli alloggi turistici e l’adozione di misure che pongano un argine allo spopolamento dei centri storici».

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