BARI - Il nuovo numero uno delle Ferrovie Appulo Lucane sarà, come anticipato dalla «Gazzetta» a inizio mese, l’avvocato brindisino Rosario Almiento. Ma nel cda nominato ieri dall’assemblea dei soci, cioè dal ministero delle Infrastrutture, spunta pure un imputato, l’avvocato Francesco Cavallo, di San Cesario di Lecce, che è a processo a Lecce per la truffa dell’associazione Antiracket del Salento. Dopo l'articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, stamattina, e a seguito della «moral suasion» messa in atto dal ministro Toninelli, Cavallo ha fatto sapere che non accetterà la nomina. Il diretto interessato ha annunciato infatti di aver scritto una lettera già nella serata di ieri. «L’ho fatto senza alcun tipo di rancore e in assoluta serenità», spiega Cavallo.
Non c’è pace insomma per le Fal, dopo la polemica a distanza tra Michele Emiliano e Danilo Toninelli con il governatore che ha accusato il ministro Cinque Stelle di «snobbare» la Regione («È stato lui - la replica - a rifiutare l’incontro»): alla Puglia non sarebbe dispiaciuta la conferma di Matteo Colamussi, presidente uscente, che rimarrà direttore generale e che ha gestito tutta la partita degli investimenti tra cui il raddoppio della tratta pugliese della Bari-Matera.
Almiento è, come già raccontato dalla «Gazzetta», il nome proposto dal deputato pentastellato Emanuele Scagliusi, capogruppo in commissione Trasporti, anche lui vicinissimo all’Anav di Giuseppe Vinella (Scagliusi è stato tra gli ospiti dell’ultimo congresso dell’Anav, la Confindustria del trasporto su gomma). Almiento è infatti il numero uno della Ctp di Brindisi, che fa parte del Cotrap, il consorzio unico appaltatore dei servizi bus della Regione il cui componente più importante è proprio la Sita di Vinella. Spostare Fal verso Anav significherebbe infatti spostare gli equilibri politici tra i gestori del ferro e della gomma.
Il nome di Cavallo, spiegano invece fonti del ministero, è stato avanzato dal sottosegretario leghista Edoardo Rixi («Che ci aveva dato garanzie sul nome»), a quanto pare su sollecitazione del segretario regionale pugliese, il salentino Andrea Caroppo. Sul territorio il giovane avvocato Cavallo, 36 anni, è ritenuto da sempre vicino ad un ex sottosegretario di centrodestra, ed è stato coinvolto nell’inchiesta sui presunti illeciti nella gestione dello sportello Antiracket Salento, inchiesta recentemente approdata a giudizio. Cavallo, insieme ad altre due persone, è accusato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale e ideologico per una consulenza da 51mila euro come avvocato dello sportello antiracket di Brindisi. Un ruolo che - sempre secondo le indagini - sarebbe stato svolto per quasi tre anni soltanto sulla carta («Non più di un paio di accessi», secondo il capo di imputazione»), nonostante il pagamento della consulenza avvenuto con fondi del ministero dell’Interno. Il rinvio a giudizio non è, va detto, causa ostativa alla nomina nel cda di Fal, ma è una circostanza che in una stagione come questa può pesare a livello politico.
Il terzo componente del cda è un ingegnere di Ferrandina, Angela Tantulli, indicata dal parlamentare lucano Mirella Liuzzi. È questo il «contentino» che il ministero ha riservato alla Basilicata, da cui nei giorni scorsi era arrivata forte la richiesta di avere un lucano alla guida di Fal. In assemblea, comunque, ieri il nuovo cda non c’era. È intervenuto un dirigente del ministero, insieme al presidente uscente Matteo Colamussi e al collegio sindacale: oltre alla lista dei nuovi amministratori è stata depositata una nota del capo di gabinetto del ministro in cui si dà mandato al cda di continuare a perseguire gli investimenti (un segnale alla Regione Puglia, da cui erano arrivati dubbi rispetto ai 220 milioni di fondi europei impegnati nel raddoppio che sarebbero a rischio a seguito del cambio di governance) e di orientare l’azione aziendale a «principi di economicità». Potrebbe essere il segnale, già arrivato nei giorni scorsi da ambienti ministeriali, dell’intenzione di chiedere a Colamussi un passo indietro dal ruolo di direttore generale, per il quale il manager di Rutigliano ha un contratto fino al 2022.
LA CONFERMA DEL MIT - «L'avvocato Francesco Cavallo ha comunicato la decisione di non accettare l’incarico nel Cda delle Ferrovie Appulo Lucane, per una questione di opportunità. Cavallo, dunque, non è effettivamente mai entrato a far parte del Cda delle FAL». Lo annuncia il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti precisando che il cda verrà completato al più presto. «Il nuovo presidente che avrà l'incarico di guidare il rilancio della società - è detto in una nota - l’avv. Rosario Almiento, è una personalità che pur avendo già ottenuto la fiducia delle istituzioni territoriali per le sue capacità, non è riferibile a nessuna area politica». «Il rinnovo del Cda delle FAL servirà a rilanciare quanto fatto finora e non pregiudicherà in alcun modo gli investimenti pubblici già utilizzati e stanziati, con particolare riferimento ai lavori per Matera capitale europea della cultura 2019. Auspichiamo che il rinnovamento sia accompagnato dagli intenti di collaborazione istituzionale con i governi regionali che il Ministero non ha mai inteso negare e che qui si vogliono ancora una volta confermare».