Tre piccole scosse di magnitudo tra 1.5 e 1.9 hanno preceduto il sisma del 4.7 registrato poco prima della mezzanotte in Molise, seguito poi da una quinta, del 2.3. La scossa più forte è stata avvertita anche in Abruzzo, Campania, e in Puglia. Lo ha precisato in una nota l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, precisando che l’area interessata è considerata di 'pericolosità medio-altà. La Prefettura di Foggia al termine dei controlli eseguiti nei comuni del Foggiano ha precisato che la scossa è stata avvertita distintamente a Foggia città e lungo la zona costiera, anche nelle località turistiche di Peschici e Vieste
«Alle ore 23:48 italiane del 14 agosto 2018, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha localizzato un terremoto di magnitudo ML 4.7 (Mw 4.6), in provincia di Campobasso, 6 km a Sud di Montecilfone, ad una profondità di 19 km. L’evento - aggiunge l’Istituto - è stato localizzato in un’area a pericolosità medio-alta così come mostrato nella mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale con accelerazione attese comprese tra 0.150 e 0.175 di g. Il Catalogo parametrico dei terremoti italiani (versione 2015) mostra subito a sud dell’area epicentrale di questo terremoto i 2 eventi del 31 ottobre e 1 novembre della sequenza sismica del 2002 che colpì duramente il comune di San Giuliano di Puglia».
«Il 25 aprile 2018 in quest’area - ricorda poi l’Ingv - si era verificato un altro evento sismico di magnitudo Mw 4.3 nei pressi di Montecilfone ad una profondità di 29 Km. Il terremoto è stato risentito in un’ampia area dalla costa adriatica fino a quella tirrenica, in particolare nella provincia di Campobasso, nelle province limitrofe di Abruzzo e Puglia e in una vasta area della Campania, così come evidenziato dalla Mappa preliminare dei risentimenti del terremoto elaborata dai circa 436 questionari inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it aggiornata alle ore 00:21 del 15 agosto».