FOGGIA - È in corso dalla tarda serata di ieri la bonifica nella zona di San Nicola di Peschici (Foggia), sul Gargano, interessata dal pomeriggio di ieri da un vasto incendio che ha distrutto alcuni ettari di vegetazione, tra pini di Aleppo e macchia mediterranea.
Stando a quanto riferito dal sindaco Luigi D’Arenzo, le fiamme, quasi certamente di natura dolosa, si sono sviluppate nei pressi della zona del campeggio San Nicola, a circa due chilometri dal centro abitato. «Nessuna struttura ricettiva della zona, né tantomeno i circa mille ospiti del campeggio sono mai stati in pericolo - ha sottolineato il primo cittadino -. Abbiamo avuto il sostegno di numerosi vigili del fuoco e protezione civile da terra oltre a due Canadair. I lavori di bonifica sono andati avanti tutta la notte e anche questa mattina sono ancora in corso. Devo ringraziare l’intera macchina organizzativa che si è messa subito in moto. I turisti non sono mai stati in pericolo».
LA POLEMICA
Intanto sul fuoco sul Gargano, nell'incendio che questa volta sta interessando l’area vicina a baia Zaiana, a Peschici, monta la polemica sull'arrivo dei Canadair.
“L’ennesimo rogo sul nostro promontorio è l’ennesima ferita inferta ad un luogo fragile e meraviglioso, l’auspicio è che questo focolaio venga presto spento. Le nostre speranze sono riposte nel personale in azione in questo momento per fermare tempestivamente le fiamme. A loro va la nostra sincera gratitudine”, così il consigliere regionale Napoleone Cera che segue con
apprensione l’evolversi della situazione.
“Condannando fermamente i criminali che senza scrupoli e impunemente provocano questi incendi non possiamo non evidenziare il fatto che le mancanze e i ritardi della Regione continuano a ripercuotersi sulla Capitanata, sui cittadini e sui numerosi turisti che in queste settimane affollano le nostre spiagge - continua Cera -. Ancora una volta siamo costretti a registrare il fatto che il Canadair in arrivo sul posto era impegnato, partito da Roma, a Napoli, dove un altro incendio è in atto e dove sono in azione altri due velivoli dei Vigili del Fuoco. Questo naturalmente allunga notevolmente i tempi di intervento”.
L’interrogativo a questo punto è: “Che fine hanno fatto i due mezzi promessi dal governatore Emiliano ad Amendola?”.
Nei giorni scorsi Cera aveva evidenziato il fatto che la Puglia non disponga di una propria flotta di mezzi antincendio e che ogni anno paga milioni di euro per assicurarsi l’intervento dei velivoli che spesso però arrivano, come in questo caso, da lontano.
“Eppure ci raccontano da anni la favola del Gino Lisa, l’aeroporto di Foggia doveva diventare un hub di Protezione Civile in grado di ospitare in pianta stabile i mezzi antincendio dei Vigili de Fuoco. E invece fino ad ora nulla è accaduto, solo proclami vuoti e chiacchiere. Il Gargano continua a bruciare mentre la Regione rimane inerme. E’ ora di dire basta”, il monito di Cera.