La sicurezza urbana tra percezione, fatti realmente accaduti e denuncie social che non si traducono poi in fatti, ma rimane un senso di insicurezza che pervade il capoluogo ed altri centri della provincia. Così il mondo del terzo settore foggiano in una nota «esprime preoccupazione per i fenomeni di criminalità diffusa e micro e macro illegalità riscontrati nella città di Foggia e nella provincia negli ultimi mesi».
«I recenti accadimenti tristemente saliti agli onori della cronaca hanno spinto quindici associazioni a chiedere un incontro al prefetto di Foggia per conoscere gli effetti delle azioni intraprese e quali azioni siano programmate per contrastare tali incresciosi episodi. I rappresentanti del terzo settore sono convinti di poter giocare un ruolo attivo nel fornire spunti sull'attuazione di azioni volte non solo al contrasto ma anche alla prevenzione di molti fenomeni che spesso sono espressione di una fragilità sociale ed una povertà educativa che hanno radici profonde nel territorio di Capitanata. L' auspicio è che il prefetto accolga la richiesta di incontro ed inviti le associazioni alla riunione del Comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica», si legge nella nota.
A richiedere l’incontro sono le associazioni: Fareambiente, Associazione dei Consumatori-Utenti Adcua, -Associazione dei Consumatori -utenti Codacons Foggia, associazione Effetto Foggia, Avo Ospedali Riuniti Foggia, Coordinamento delle Associazioni per la Rinascita di Foggia, L 'Albero della vita, Anffas Foggia, Sacro Cuore, Ato organi Foggia, Solidaunia, Admo Puglia, ABC Puglia, Gama e Foggia5.0.
Tutto questo mentre altre associazioni continuano a chiedere l’utilizzo delle pattuglie dell’Esercito (dirottate al Cara di mezzanone) nelle aree centrali del capoluogo daunio, soprattutto nella zona del quartiere Ferrovia. Va ricordato che la zona della stazione, in particolare nelle giornate festive e durante la controra, diventa una terra di nessuno. A Bari ci sono pattuglie miste dell’Esercito e della Polizia fuori la stazione e all’interno quasi su ogni binario. A Foggia evidentemente questo genere di lavoro non si può fare anche se la stazione, con il vicino terminal dei bus, è meta di migliaia di utenti al giorno, aumentati in questoi periodo turistico per chi raggiunge il Gargano da Foggia con il tandem treno bus.