Il 28 luglio, nella suggestiva Baia di Sfinale, nel Gargano, la vacanza dell’ex allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni si è trasformata in un’azione di salvataggio. L’uomo, 49 anni, si trovava in spiaggia con la moglie e i figli quando ha notato due ragazze in difficoltà tra le onde. Senza esitazione, si è lanciato in mare per salvarle. Le due giovani, 17 e 19 anni, erano originarie di Bolzano e stavano per annegare.
«Ero sotto l’ombrellone con la mia famiglia – racconta Stramaccioni – quando ho visto un bagnino entrare in acqua e fischiare, cercando aiuto. Due ragazze agitavano le braccia e urlavano. Mi sono alzato e sono corso verso l’acqua, ho capito subito che era una situazione grave. Il bagnino era solo e non aveva attrezzature con sé. Sapevo che non ce l’avrebbe fatta da solo».
Il mare era particolarmente mosso in quei giorni, e proprio in quel punto la baia si stringe tra due scogli, dove le onde si infrangono con maggiore forza. Le ragazze si trovavano proprio lì. Stramaccioni ha raggiunto per prima la ragazza più grande: «Era terrorizzata. Le ho detto di stare calma e di lasciarsi trasportare sul dorso. In pochi minuti l’ho portata in una zona più tranquilla».
Ma non era finita. Tornando indietro, si è accorto che l’altra ragazza era in condizioni critiche: «Spariva e riemergeva, aveva già bevuto molta acqua. Il bagnino non riusciva a soccorrerla. Mi sono avvicinato, le ho parlato, le ho chiesto di fidarsi. Alla fine, l’ho spinta con forza in una piccola apertura tra gli scogli. Poi ho perso l’equilibrio e sono finito sott’acqua, sbattendo contro le rocce. Sono riemerso ferito, ma una corda lanciata dalla riva mi ha aiutato a tornare indietro».
Solo a riva, Stramaccioni ha avuto la conferma che anche la seconda ragazza fosse salva. «Mio figlio mi ha chiesto: “Papà, e se fossi morto?” È stata una domanda che mi ha scosso. Ma in quel momento ho sentito il bisogno di agire, come se quelle ragazze fossero parte della mia famiglia».
Per il gesto di coraggio, la Guardia Costiera ha voluto ringraziarlo simbolicamente con la maglia rossa dei bagnini. Ma lui continua a minimizzare: «Non sono un eroe. Ho semplicemente fatto quello che sentivo giusto. Ma serve più attenzione: quel tratto di mare è pericoloso e non bisogna sottovalutarlo».