FOGGIA - Ragionare collettivamente di uno spazio teatrale e della sua funzione, guardando al futuro della collettività per generare benessere sociale. È quanto accaduto al teatro Comunale «Lucio Dalla», dove ieri è stato presentato #futura: spazio pubblico e sviluppo socio/culturale delle comunità. L’incontro – inserito nel progetto Crescincultura, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – ha preso spunto dalla sottoscrizione del Partenariato Speciale Pubblico Privato, avvenuta tra il Comune di Manfredonia e la compagnia Bottega degli Apocrifi per la realizzazione del programma di valorizzazione del «Dalla». Per i prossimi 15 anni l’ente pubblico e la compagnia teatrale sipontini saranno fianco a fianco «per mettere in campo strategie culturali, capaci di incidere sulla qualità della vita della città di Manfredonia e del territorio di riferimento».
Il valore innovativo di questo modello inserisce il Comune di Manfredonia e Bottega degli Apocrifi nella lista delle 21 realtà pioniere – di cui solo 5 in ambito teatrale – che l’hanno sperimentato in Italia dal 2018 ad oggi. «Siamo partiti dalla necessità di puntare sull’identità e dalla convinzione che la cultura rappresenti il futuro per il territorio. Questa città ha tantissima voglia di riscatto e il riscatto passa anche e soprattutto attraverso la cultura» ha dichiarato il Sindaco di Manfredonia Gianni Rotice.
A condividere con il Comune il desiderio di guardare avanti insieme è la compagnia Bottega degli Apocrifi, che ha scelto di celebrare la Giornata mondiale del Teatro ragionando collettivamente di uno spazio teatrale e della sua funzione. «Abbiamo desiderato fortemente aprire un confronto tra operatori culturali e istituzioni rispetto agli spazi pubblici, per sottolineare come può cambiare un territorio» hanno affermato gli Apocrifi. Tanti gli ospiti che, in presenza e in collegamento video, hanno dato il proprio contributo. Si è partiti dall’esplorare il Parteneriato sociale e il nuovo orizzonte del partenariato pubblico/privato.
In Italia oltre il 71% del patrimonio culturale architettonico è in condizioni di abbandono, questo dimostra che c’è una difficoltà nel costruire logiche di insediamento di presidi culturali stabili. Da qui emerge il valore dei PSPP che, come ha sottolineato Franco Milella di Fondazione Fitzcarraldo «rappresentano una novità importante, costituendo un cambio effettivo di paradigma. Creare presidi culturali è una necessità collettiva, ma è necessario garantire che ci sia una durata nel tempo. Solo in questo modo possono accadere cose buone non solo dentro i luoghi pubblici, ma anche nelle comunità di riferimento».