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Cerignola, nascondeva pistole, kalashnikov e munizioni: arrestato 50enne

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Cerignola, nascondeva pistole, kalashnikov e munizioni: arrestato 50enne

Le armi, pronte all'uso, erano occultate nel vano motore di un refrigeratore a pozzetto

Giovedì 17 Dicembre 2020, 09:44

CERIGNOLA - Agenti della squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola hanno arrestato in flagranza di reato un incensurato cerignolano di 50 anni, trovato in possesso di armi e munizionamento anche di tipo guerra tra cui Kalashnikov.

In particolare, alle spalle del quartiere San Samuele “Fort Apache”, a seguito di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione dei defunti genitori, di cui l’odierno indagato aveva la disponibilità delle chiavi d’accesso, sono stati rinvenuti un fucile d’assalto modello AK-47 di produzione cinese, una pistola semiautomatica con segni identificativi compromessi e un revolver rubato in Emilia Romagna oltre 20 anni fa, oltre che un ingente quantitativo di munizioni compatibile con tutte le armi citate per un totale complessivo di oltre 400 cartucce.

Agli investigatori non è passata inosservata la presenza di un refrigeratore a “pozzetto” collocato in una camera da letto.  Una volta rimossa la copertura in plastica del vano motore, agli investigatori si è aperto un quadro inaspettato. Difatti, nell’incavo del motore, dopo diversi strati di panni in cotone e diverse confezioni di caffè – queste ultime sapientemente utilizzate per confondere l’olfatto dei cani specializzati nella ricerca di materiale esplosivo – sono stati rinvenuti gli imballaggi di fortuna di una batteria di armi micidiali.

Non è da escludersi che quelle armi potessero essere utilizzate per un compiere reati. Infatti, le due pistole avevano già il “colpo in canna” e il fucile d’assalto, oltre ad essere stato oleato da poco, era stato segato all’altezza del calcio per essere utilizzato per far fuoco da un’autovettura in corsa. Quella di segare il calcio, infatti, è un accorgimento che viene praticato da chi ha esperienza nell’utilizzo delle armi da fuoco e che permette di impiegare più comodamente un’arma dall’estrema portata offensiva, all’interno dei ristretti abitacoli delle autovetture dimezzandone la lunghezza.

L'indatao, pertanto, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Melfi. Il GIP presso il Tribunale di Foggia ha convalidato l’arresto operato dalla polizia giudiziaria confermando la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

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