MONTE SANT'ANGELO (FOGGIA) - Un atto intimidatorio è stato commesso contro il sindaco di Monte Sant'Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, al quale questo pomeriggio è stata incendiata l’autovettura. Il veicolo era posteggiato nelle vicinanze del Municipio, in un’area non coperta dalle videocamere. Il primo cittadino - a quanto si appreso - aveva avuto una discussione poco prima presso il Comune con un pregiudicato, il quale aveva insistito su una pretesa ritenuta "irricevibile».
Due giorni fa, sempre a poca distanza dal Municipio, era stata incendiata l’auto del responsabile del settore Affari Generali del Comune, Domenico Rignanese.
I Consiglieri comunali di tutte le forze politiche si sono riunitisi presso il Palazzo di Città di Monte Sant'Angelo ed hanno espresso "indignazione per il gravissimo e vile atto che ha colpito la comunità di Monte Sant'Angelo» dove nel pomeriggio ignoti hanno incendiato l’auto del sindaco Pierpaolo d’Arienzo, parcheggiata nei pressi del Municipio. «Solidarietà» al sindaco viene espressa anche dalla Presidente della Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno delle mafie in Puglia, Rosa Barone. Il senatore del M5S, Marco Pellegrini, chiede «al più presto l'istituzione di una sezione distaccata della Dda a Foggia».
«Questo ulteriore episodio, che segue di qualche giorno» il rogo doloso dell’auto del dirigente comunale Domenico Rignanese, "richiede da parte di tutti i cittadini, delle forze politiche ed associative - scrivono in una nota i consiglieri comunali di Monte Sant'Angelo - una forte presa di posizione affinché qualsiasi atto di violenza venga con fermezza e senza timore alcuno denunciato e condannato. Nell’esprimere la più ampia solidarietà e vicinanza al Sindaco ed alla sua famiglia, i Consiglieri comunali confidano nell’operato delle forze dell’ordine e rivolgono, al contempo, un appello al Prefetto affinché l’attenzione verso la nostra Comunità sia massima».
«I Consiglieri comunali rassicurano tutti i cittadini: tali episodi non condizioneranno in alcun modo il proprio impegno e la propria azione!», conclude la nota.