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Nidi per falchi grillai alla Zecca dello Stato a Foggia

 
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nidi per grillai alla Zecca di Foggia

I nidi per grillai alla Zecca di Foggia

Una iniziativa della Lipu per facilitare l'insediamento di questi piccoli rapaci

Mercoledì 20 Giugno 2018, 14:10

Facilitare l'insediamento di falchi grillai. E' questo l'obiettivo di Lipu Capitanata e la direzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Foggia che ha portato a collocare apposite cassette nido, mutuando l’esperienza ventennale maturata con le popolazioni di grillai nella Murgia. 

«E’ il parziale epilogo di una bella storia – evidenzia il responsabile della Lipu, Cripezzi -. L’iniziativa potrà favorire il successo riproduttivo per questa piccola colonia di grillai: grazie alla tutela assicurata dal Poligrafico, l’area ha maturato caratteri di tranquillità e un ambiente idoneo per la specie». Di fatto, la zona è paragonabile a una Riserva naturale: decine di ettari miracolosamente scampati all’espansione edilizia dalle notevoli potenzialità naturalistiche, in simbiosi con la storica torre vincolata dalla Soprintendenza.

«Siamo lieti di aver avviato questa collaborazione – aggiunge Tragna, project manager del Poligrafico. – La politica dell’IPZS è da sempre orientata all’integrazione con il territorio e a valorizzare il rapporto con la collettività. L’importanza di quest’area e la presenza di specie faunistiche contemplate dalle direttive comunitarie, è motivo di vanto e orgoglio che va ad aggiungersi all’interesse storico architettonica della torre».

L'arrivo dei primi grillai a Foggia è una storia di oltre 10 anni fa. Era il 2006 quando una coppia di grillai tornò a nidificare dopo decenni nel centro storico di Foggia. Continuò a riprodursi sulla Cattedrale, nel 2008 se ne recuperò anche un giovane caduto maldestramente dal nido, fino all’ultima nidificazione nel 2010.  Poi i lavori di restauro dell’edificio impedirono la nidificazione di questi falchi che, tuttavia proprio nel 2011, furono rilevati dalla Lipu alle porte del capoluogo dauno, con 2 coppie nidificanti su edifici dismessi nell’area agricola di pertinenza della Cartiera (cosiddetta area “parco paglia”). Un’area tristemente nota, sede di un impianto di produzione di aggressivi chimici a fini bellici  durante la seconda guerra mondiale

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