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La giornata dell’acqua e le tante guerre per sete, clima e sprechi

 
Domenico Laforgia

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Domenico Laforgia

acqua

Martedì 22 Marzo 2022, 13:58

Giornata Mondiale dell’Acqua» è presente su Google 82 milioni di volte. Solo a volgere in inglese si arriva a 5 miliardi e 330 milioni. Anche le voci «sostenibilità + sustainability» viaggiano intorno ai 5 miliardi di ricorrenze. Mi sembra un buon segno.
Per stare alla cronaca, l’occupazione russa della costa meridionale ucraina ha riportato l’acqua del Dnipro, attraverso il Canale Nord, nella Crimea, Paese del tutto privo di risorse idriche. Il Canale Nord era stato chiuso dal governo di Kiev, dopo il 2014, anno in cui il Cremlino aveva annesso la penisola. Occasione perduta per un ragionevole negoziato.Non è certo la ragione principale della guerra russo-ucraina, ma questa è anche una delle tante guerre dell’acqua sparse per il mondo. Spunti di meditazione in questa Giornata Mondiale dell’Acqua.

Poca, pochissima, assedia da anni con una perdurante siccità la California. Tanta, troppa, in forma di nubifragio, ha devastato la Germania e il Belgio nel luglio 2021 e ancora Sydney e l’Australia orientale pochi giorni fa.
Se Acquedotto Pugliese (Aqp) ha deciso di istituire un premio nazionale annuale ad una personalità che si è distinta in tema di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio idrico lo deve alla sua storia che ha varcato ormai il secolo. La scelta di Andri Snaer Magnason, poliedrico intellettuale islandese, nasce dal suo interesse per le questioni climatiche e ambientali e i loro effetti sulle risorse idriche. Magnason osserva i ghiacciai della sua isola sciogliersi, per non dire dei Poli. Quanto peseranno questi eventi su Venezia, Mumbai, Miami, Londra, Manhattan? Erosione e sommersione costiera e, aggiungo, cuneo salino nelle falde idriche.

Si può dire che Aqp e Magnason combattano, pur con mezzi diversi, sullo stesso fronte. Quelle parole tanto ricorrenti su Google lasciano sperare che vi sia una percezione profonda dei pericoli annunciati dal cambiamento climatico e ancor più dei rischi a cui si espone una risorsa preziosa come l’acqua. Per quello che riguarda AQP la consapevolezza è di antica data. Siamo nati in una terra a cui abbiamo cambiato volto con il lavoro di generazioni di uomini e donne impegnati nella ricerca e nella tutela delle risorse idriche. Consapevolezza non solo di buone pratiche ma di quella che ormai è un’ovvietà: in un bicchiere d’acqua non c’è meno tecnologia di quanta ne contenga un’automobile o un drone che, a loro volta, hanno bisogno di consistenti risorse idriche per essere prodotti.

Ne stiamo parlando, non per caso, a Dubai, dove il nesso tra innovazione di processo, tecnologia e risorse idriche è ineludibile. È il caso dirlo: la necessità aguzza l’ingegno. L’ingegno per noi è il know how accumulato in decenni di esperienza che poniamo a disposizione della comunità internazionale.

Abbiamo tutti i titoli per essere una voce autorevole in questa Giornata Mondiale dell’Acqua perché la vita quotidiana di tutti coloro che lavorano in Aqp è un susseguirsi di giornate dell’acqua. Potremmo persino dire che è il nostro modo, in questi tempi terribili di contribuire alla pace.

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