La crisi Kosovo-Serbia che, pochi giorni fa (si veda la Gazzetta del 2 agosto; ndr), ha «rischiato di precipitare in un confronto militare» per usare le parole del presidente serbo Aleksandar Vučić, avrebbe conseguenze di respiro geopolitico, ma anche assai rilevanti per la regione italiana che più si sta affermando nel piccolo Paese di etnia a maggioranza albanese: la Puglia.
Per evitare il peggio, sono in corso tentativi di mediazione ai massimi livelli. Il 18 agosto Vučić e il primo ministro del Kosovo Albin Kurti, si siederanno attorno a un tavolo, a Bruxelles, su invito dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. Ma, con l’odio che cova, con la Russia che sostiene Belgrado, gli Usa che proteggono Pristina, e la Cina che si muove felpata dietro le quinte, non c’è di che star sereni...