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Isotta Fraschini firma il futuro delle grandi navi da crociera

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Isotta Fraschini firma il futuro delle grandi navi da crociera

Fincantieri e Viking hanno annunciato la nascita della prima unità passeggeri alimentata a idrogeno. I motori costruiti a Bari

Mercoledì 09 Aprile 2025, 12:19

BARI - L’idrogeno diventa finalmente una realtà anche per alimentare i motori delle navi da crociera. Dopo la sperimentazione sulle unità navali militari, la tecnologia a celle di combustibile che converte l'idrogeno e l'ossigeno in energia elettrica, calore e acqua arriva anche sulle grandi navi passeggeri.

Fincantieri e Viking hanno annunciato ieri la costruzione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno stoccato a bordo, utilizzato sia per la propulsione che per la generazione di energia elettrica a bordo, la «Viking Libra». Dietro al successo di questa iniziativa c’è la Puglia. L’impresa di Fincantieri con Viking è stata possibile grazie al contributo fondamentale della Isotta Fraschini Motori, una controllata di Fincantieri specializzata in tecnologie avanzate a celle a combustibile, che fornirà soluzioni su misura per «Viking Libra» e che ha i suoi stabilimenti a Bari.

L’unità è attualmente in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona, con consegna prevista per la fine del 2026. Questa tecnologia è una valida alternativa ai combustibili fossili, in quanto non emette inquinanti atmosferici e gas serra. La Marina Militare, già venti anni or sono, per i suoi sottomarini di nuova generazione della Classe U212A, ha scelto l’idrogeno, il cui utilizzo nelle celle a combustibile, consente una propulsione indipendente dall’aria in grado di garantire ai mezzi subacquei una lunga permanenza negli abissi e con impatto ambientale quasi nullo.

Con una stazza lorda di circa 54.300 tonnellate e una lunghezza di 239 metri, «Viking Libra» potrà ospitare fino a 998 persone in 499 cabine. Progettata con un’attenzione particolare alla sostenibilità, la nave sarà in grado di navigare e operare a zero emissioni, consentendole di accedere anche alle aree più sensibili dal punto di vista ambientale. La nave sarà dotata di soluzioni inedite per il carico e lo stoccaggio dell’idrogeno direttamente a bordo, grazie a un sistema containerizzato pensato per superare le attuali criticità della catena di approvvigionamento.

L’idrogeno alimenterà un sistema di celle a combustibile, ottimizzato per le operazioni crocieristiche, progettato e realizzato da Isotta Fraschini Motori. Questo risultato rafforza il ruolo dell’industria dei motori che ha sede a Bari come leader nell'adozione di carburanti green e sistemi energetici all'avanguardia per i settori marittimo e terrestre. Si tratta di un nuovo sistema di propulsione a idrogeno di ultima generazione che, combinato con una tecnologia avanzata a celle a combustibile, sarà in grado di generare fino a sei megawatt di potenza, stabilendo un nuovo standard per gli sforzi di decarbonizzazione del settore. Anche la successiva nave da crociera di Viking, «Viking Astrea» attualmente in costruzione sempre presso lo stabilimento di Ancona e consegna prevista nel 2027, sarà alimentata a idrogeno.

Fincantieri e Viking hanno inoltre annunciato la firma di un accordo per la costruzione di due nuove navi da crociera con consegna nel 2031, più un’opzione per ulteriori due unità, basate sulle caratteristiche di successo delle navi già precedentemente realizzate da Fincantieri per l'armatore nei propri cantieri italiani.

«Con Viking Libra non solo stiamo consegnando la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno stoccato a bordo, ma stiamo anche rafforzando il nostro impegno nel plasmare il futuro del trasporto marittimo sostenibile», ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri. «Questo traguardo segna un momento fondamentale nel nostro percorso verso il net-zero, pienamente in linea con il nostro Piano Industriale, e sottolinea il ruolo di Fincantieri come catalizzatore della transizione del settore. Oltre alla cantieristica navale, stiamo guidando un'evoluzione sistemica integrando tecnologie all'avanguardia, promuovendo l'innovazione nella filiera e creando un modello per l'adozione su larga scala dell'idrogeno nel settore marittimo».

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