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Da Leuca a Milano a piedi: l'avventura di Nico e Davide, compagni di università

 
Redazione online

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Da Leuca a Milano a piedi: l'avventura di Nico e Davide, compagni di università

foto Fb Pro Loco Canosa

Un marchigiano e un toscano, al momento si trovano tra Canosa e Orta Nova. Prima dormivano in tenda, ora vengono aiutati dalla popolazione locale

Martedì 26 Settembre 2023, 11:05

Un viaggio a piedi da oltre mille chilometri, da Santa Maria di Leuca a Milano, suddiviso in «tappe che non riusciamo sempre a rispettare per le interruzioni della strada oppure per il maltempo». Nico Ralli e Davide Mengoni, marchigiano il primo e toscano il secondo, hanno venti anni ciascuno e sono iscritti alla stessa facoltà: scienze motorie. «Ci siamo conosciuti a Perugia dove entrambi studiamo», racconta Davide mentre lasciano Canosa di Puglia, nel nord Barese, diretti a Orta Nova in provincia di Foggia. «Abbiamo deciso di fare questa esperienza non solo per ricordarla quando saremo adulti ma anche per conoscere meglio noi stessi, per essere pronti ad affrontare gli imprevisti che la vita ci presenterà», aggiunge Nico che definisce «introspettivo» il lungo cammino iniziato lo scorso 3 settembre. «Abbiamo dovuto rallentare perché ho avuto una infiammazione a un tendine», specifica Davide. Negli zaini, assieme all’entusiasmo, hanno sistemato poche cose assieme a una tenda, un sacco a pelo e un materassino. 

 «All’inizio dormivamo in strada poi tutto è cambiato: in ogni paese abbiamo conosciuto persone che ci sono state di aiuto, che ci hanno offerto un pasto o un tetto sulla testa - continua Nico - e che ci hanno fatto da guida dandoci i riferimenti di qualcuno che avremmo incontrato nella tappa successiva. Questa disponibilità ci ha colpito molto soprattutto perché con noi abbiamo pochi spiccioli». Così di paese in paese, di Pro loco in Pro loco, di parrocchia in parrocchia i due viaggiatori stanno scoprendo «territori e paesaggi per noi sconosciuti fino a qualche settimana fa che sono meravigliosi», dicono all’unisono. Il passaparola sul viaggio a piedi corre anche sui social. 

 «C'è chi ci ha contattato per darci una mano o una informazione», dichiarano. E i familiari? «Sono ovviamente preoccupati - concludono - ma cerchiamo di tenerli aggiornati il più possibile per rasserenarli». 

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